Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  ottobre 12 Lunedì calendario

Biografia di Guglielmo I di Prussia

Guglielmo I di Prussia (Berlino 1797-1888), imperatore di Germania (1871-1888) e re di Prussia (1861-1888); durante il suo regno si realizzò l’unificazione della Germania sotto la corona prussiana.
Secondogenito di Federico Guglielmo III di Prussia e della regina Luisa di Meclemburgo-Strelitz, entrò nell’esercito prussiano nel 1807 e prestò servizio durante le guerre napoleoniche. Nel 1829 sposò Augusta di Sassonia-Weimar, dalla quale ebbe due figli. Il fratello maggiore Federico Guglielmo IV salì al trono nel 1840 ma rimase senza eredi: Guglielmo entrò quindi nella linea di successione. Nel 1858 il re venne dichiarato malato di mente e Guglielmo fu nominato reggente; tre anni dopo gli succedette sul trono.
Nel 1862 nominò cancelliere lo statista prussiano Otto von Bismarck e con lui si impegnò in un progetto di unificazione degli stati tedeschi sotto l’egida della Prussia, scendendo in guerra contro la Danimarca (1864) e contro l’Austria (1866). Nel 1867, dopo la disfatta dell’Austria, Guglielmo presiedette la neonata Confederazione della Germania del Nord. Durante la guerra franco-prussiana (1870-71) assunse personalmente il comando nella decisiva battaglia di Sedan. Il 18 gennaio 1871 fu proclamato imperatore di Germania nel palazzo di Versailles, mentre le sue truppe assediavano la città di Parigi.
Deciso assertore della sovranità come diritto divino, durante il suo regno sostenne con convinzione la politica militarista, antidemocratica e anticattolica perseguita da Bismarck. Nel 1878 sfuggì a un agguato mortale, ma in un secondo attentato fu ferito gravemente. Gli succedette il figlio Federico Guglielmo con il nome di Federico III.