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 2015  settembre 04 Venerdì calendario

Quote obbligatorie per i profughi e sanzioni per chi non li vuole: la bozza dell’Ue per affrontare la questione dei migranti • La Bce pronta a sostenere sempre di più la ripresa • Con il tempo si diventa più intelligenti • L’antipatia per la matematica si trasmette ai figli • Robot che lavorano


Profughi/1 Potrebbero essere 80mila i profughi che andranno via dall’Italia dopo l’approvazione del nuovo piano dell’Unione Europea sull’immigrazione. La bozza di accordo messa a punto dalla commissione guidata da Jean-Claude Juncker prevede di aumentare fino a 160mila il numero dei migranti da ricollocare e non più 40mila (poi diventati 32mila), come era stato previsto a luglio. Il provvedimento consentirebbe di svuotare le strutture temporanee e mettere in funzione gli «hotspot», i centri di smistamento che l’Europa ci impone di aprire per effettuare i fotosegnalamenti. I tecnici sono al lavoro per stabilire i metodi di calcolo delle sanzioni di chi si chiamerà fuori dalla distribuzione. Nel testo che si sta mettendo a punto in questi giorni per sottoporlo al voto dei governi durante la riunione del 14 settembre, sarà inserito l’elenco delle nazionalità di migranti che avranno diritto all’asilo immediato - come siriani ed eritrei - e altri per i quali scatteranno procedure accelerate. Un modo per separare in maniera netta chi scappa dalle guerre dai cosiddetti migranti economici, che invece dovranno essere rimpatriati a meno che non abbiano particolari requisiti e debbano essere inseriti tra chi può ottenere lo status di rifugiato.

Profughi/2 Il premier ungherese Viktor Orbàn ha annunciato che dal 15 settembre «l’Ungheria riprenderà il controllo delle frontiere»: «Non voglio un ampio numero di musulmani nel mio paese perché inquinano e minacciano l’omogeneità etnica e culturale dell’Europa cristiana». E se sarà necessario il Muro al confine magiaro-serbo sarà esteso lungo tutta la frontiera ungaro-croata. Orbán ha poi aggiunto che «il problema dei migranti è della Germania, perché tutti vogliono andare lì». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]

Bce Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha annunciato che alla luce del rallentamento del Pil e della bassa inflazione, l’Eurotower è pronta a potenziare il suo piano di sostegno sui mercati (quantitative easing). A tutt’oggi, il programma «procede bene - ha detto Draghi - e sarà pienamente attuato fino a tutto il settembre 2016, o oltre, se necessario e, comunque, fino a che non riuscirà a raggiungere il nostro obiettivo di un’inflazione inferiore, ma vicina al 2% annuo nel medio termine». La prospettiva che la Bce aumenti l’acquisto di obbligazioni (oltre gli attuali 60 miliardi al mese) o allunghi la durata del quantitative easing (che altrimenti scadrebbe nel settembre 2016), ha indotto gli investitori a ricomprare anche Btp e Bonos a scapito dei Bund tedeschi. Lo spread tra il decennale italiano e il suo omologo tedesco è quindi sceso a 119 punti, un livello che equivale a un rendimento dell’1,92%.

Intelligenza Uno studio condotto in Germania dice che i cinquantenni e oltre diventano sempre più intelligenti. Si chiama “effetto Flynn”, dallo psicologo James R. Flynn secondo cui in molti Paesi la popolazione guadagnerebbe 3 punti di quoziente di intelligenza al decennio. Lo studio mostra un aumento di livello di intelligenza nel periodo di soli 6 anni che va dal 2006 al 2012. Il rovescio della medaglia è che, nello stesso periodo, si registra un calo di forma fisic, soprattutto per gli uomini di basso ceto che si trovano fra 50 e 64 anni (Boncinelli, Cds).

Matematica Matofobia, cioè paura della matematica. Secondo alcuni psicologi americani si trasmette in famiglia. I ricercatori americani hanno preso 438 scolari di 29 scuole di tre stati americani e hanno misurato le loro abilità matematiche e il loro stato di ansia all’inizio e alla fine dell’anno scolastico. Nello stesso momento, i genitori dei 438 scolari hanno compilato un questionario sulla propria matofobia e, a parte, uno su quanto spesso aiutino i figli nei compiti a casa. Più i genitori sono a disagio con la matematica, più lo diventano anche i figli, ma solo se i primi hanno la pretesa di aiutare i secondi. Se lasciati da soli di fronte al quaderno e allontanati dal genitore, i bambini degli ansiosi alla fine se la cavano come tutti gli altri (Bencivelli, Rep).

Lavoratori Robot che lavorano: Botlr, all’Aloft hotel di Cupertino, accompagna i clienti alle camere, consegna lenzuola, salviette, spazzolino da denti e kit vari; Hadrian, robot muratore australiano capace di posare mille mattoni all’ora e di costruire una casa in due giorni, 150 in un anno; Oshbot, commesso introdotto dal gigante tedesco dell’elettronica di consumo Loewe: risponde alle domande, mostra la planimetria del punto vendita o guida direttamente il cliente sui prodotti che cerca; Baxter affianca gli operai alle catene di montaggio e impara da loro nuove abilità; Watson aiuta i medici nell’elaborare le diagnosi dei pazienti. Secondo Forrester Research di qui a dieci anni solo negli Usa i robot distruggeranno 22,7 milioni di posti di lavoro, ovvero il 16% del totale. Due anni fa l’Università di Oxford ne stimò addirittura 70milioni (47% della forza lavoro) (Baroni, Sta).

(a cura di Daria Egidi)