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 2015  settembre 03 Giovedì calendario

Angelina Jolie ha sbattuto la porta in faccia alla Ong di Lady D «Halo Trust» per protesta contro gli stipendi d’oro che i dirigenti del gruppo si sarebbero attribuiti. In particolare, l’attrice sarebbe stata furiosa per i compensi di due membri del «trust», il consiglio che gestisce la fondazione, colpevoli di avere percepito 160mila euro in un anno

Da Lady Diana ad Angelina Jolie, ma con esiti opposti. Quasi vent’anni fa, la principessa, ripresa mentre camminava in un campo minato dell’Angola, divenne il volto campagna contro le mine anti-uomo e della fondazione che si batteva per eliminarle. Oggi l’attrice americana si scaglia contro quello stesso gruppo, accusandolo di sprecare denaro.
Secondo il Times, Jolie ha sbattuto la porta in faccia alla Ong «Halo Trust» per protesta contro gli stipendi d’oro che i dirigenti del gruppo si sarebbero attribuiti. In particolare, Angelina sarebbe stata furiosa per i compensi di due membri del «trust», il consiglio che gestisce la fondazione, colpevoli di avere percepito 160mila euro in un anno. Ironia della sorte, parte del compenso è stato erogato per uno studio interno su governance e retribuzioni. L’addio risale a maggio dell’anno scorso ma i motivi sono trapelati solo ora. «Era estremamente a disagio rispetto alle azioni dei membri del consiglio, in particolare sul fatto che pagavano sé stessi», una fonte non specificata ha spiegato al quotidiano inglese. L’attrice avrebbe anche avuto da ridire sul fatto che la fondazione pagava contributi per le scuole dei figli di alcuni dipendenti.
La difesa
«Halo Trust» si è difesa spiegando che il compenso dei due consiglieri citati dal giornale, la presidente Amanda Pullinger e Simon Conway, è «del tutto adeguato» e che, nonostante «illazioni di stampa», è stato approvato da tutto il consiglio, di cui Jolie faceva parte prima delle dimissioni. «Angelina Jolie resta una sostenitrice di “Halo Trust” e della nostra missione di liberare il mondo dalle mine», ha aggiunto cercando di chiudere il caso.
La visita in Angola nel 1997 fu uno dei momenti simbolo dell’impegno umanitario di Diana: le foto della Principessa del Galles in giubbotto anti-proiettile e casco fecero il giro del mondo. Dopo la scomparsa della madre, il Principe Harry si è impegnato nella campagna, visitando l’Angola nel 2013. Ad Angelina Jolie, sempre meno star di Hollywood e sempre più attivista impegnata in cause benefiche, restano il lavoro di ambasciatrice Onu per i rifugiati e le campagne per i diritti delle donne e contro i crimini di guerra.