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 2015  agosto 31 Lunedì calendario

L’incredibile spettacolo in cui danzano solo le dita. Arriva anche in Italia “Kiss & Cry”, creato da marito e moglie partendo da un tavolo di cucina

Tutto è cominciato fra marito e moglie, sul tavolo della cucina, facendo muovere le dita, indice e medio, come se ballassero e riprendendole con una telecamera. Per ambientare la storia ecco pronti i giocattoli delle figlie.
Ha preso forma così, e con l’aiuto di molti altri collaboratori, Kiss & Cry, una storia d’amore fra due coppie di dita, una poetica fiaba per adulti. Spettacolo stupefacente, che ha debuttato in Belgio nel 2011, veleggia perso le 300 repliche e aprirà dal 9 al 13 settembre la prossima stagione del festival TorinoDanza.
Che cosa ha di speciale questo lavoro che coniuga tecnologia e artigianato, che rimescola danza, cinema teatro, testo e bricolage? Il fatto che tutto avviene a vista, un gioco di matrioske tutte aperte. Perché sullo schermo, sopra il palcoscenico, assistiamo allo svolgersi della storia filmata, e contemporaneamente ne seguiamo il «making of» in palcoscenico dove si trova il set lillipuziano, con otto microcamere, carrelli, operatori e interpreti.
Di sicuro il valore aggiunto che ha trasformato questo esperimento in capolavoro di culto è stata la personalità dei due ideatori. Lei è la danzatrice e coreografa di punta Michèle Anne De Mey, fondatrice con Anne Teresa de Keersmaeker della mitica compagnia Rosas e direttrice del centro coreografico Charleroi Danse.
Lui il regista Jaco Van Dormael, conosciuto per lo stile narrativo e visivo particolarissimo, come confermerà Il nuovissimo testamento, presentato con un certo successo a Cannes e in uscita a novembre nelle sale italiane. Nel gruppo di creatori c’è anche Gregory Grosjean, abituale partner di Michèle Anne e seconda mano danzante.

Un gioco a incastri
La vicenda è molto semplice. È la vita di Gisèle, anziana signorina che vediamo seduta su una panca di una stazione di campagna. Osservando i treni che passano rievoca gli amori finiti della sua vita. Cinque come le dita della mano. E la storia si sviluppa fra un trenino elettrico, gli interni di una casa di bambole primo Novecento, un salotto, una camera da letto, una patinoire.
Qui è dove il gioco di incastri si fa più complesso, perché contemporaneamente vediamo la finta patinoire dove si muove una mano, l’esibizione proiettata in una piccola televisione nel salotto finto e tutta la scena (salotto e televisione) sul grande schermo.
«Kiss & Cry» nel gergo dei pattinatori è l’angolo attrezzato dove, ripresi dalla tv, chi ha gareggiato attendono il risultato della votazione della giuria. Un angolo finto, artefatto, che vive della illusione che regala la telecamera.
Dopo avere girato mezzo mondo lo spettacolo è tornato a Bruxelles al Teatro Wolubilis dove è stato accolto da una serie di tutto esaurito e standing ovation. A Torino il direttore di Torinodanza Gigi Cristoforetti lo aveva invitato per poche repliche nel 2011. Ora ha deciso di chiamarlo nuovamente e farne la prossima inaugurazione per cinque repliche, promuovendone poi il tour nel 2016 e prenotando la prima italiana del sequel che per ora si intitola Cool Blood.
A TorinoDanza (in programma dal 9 settembre al 4 novembre) Cristoforetti ha chiamato una serie di star: Sasha Waltz, Alain Platel, Benjamin Millepied, che porterà il suo L.A. Dance Project, l’hip hop tecnologico di Mourad Merzouki, il nuovo circo della compagnia XY.