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 2015  agosto 05 Mercoledì calendario

Fiumicino, Delrio promette più investimenti. Aeroporti di Roma mette sul piatto 135 milioni di euro in più per accelerare il processo di rinnovamento del primo scalo italiano per un totale prossimo al miliardo e 200 milioni. E per Vueling il “conto” si fa salato: dovrà pagare tra i 500 mila e il milione di euro di multe

L’emergenza è alle spalle e per lo scalo di Fiumicino è ora di pensare al futuro. Un futuro che il governo, ha spiegato ieri il ministro di Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, vuole inserire in un percorso rapido di crescita e di assestamento dei progetti già in atto. Aeroporti di Roma (Atlantia), mette sul piatto 135 milioni di euro in più per accelerare il processo di rinnovamento del primo scalo italiano per un totale di investimenti prossimo al miliardo e 200 milioni.
Ma per guardare al futuro e non ripetere gli errori di queste ultime ore occorrerà avere mano ferma. Per Vueling, la low cost che fa capo a Iag (British-Iberia) ci sono almeno una ventina di infrazioni ai regolamenti in materia di assistenza ai passeggeri e il conto delle sanzioni che l’Enac potrebbe decidere a breve, sarà certamente salato se si considera che ogni episodio, in media, costa sui 50mila euro.
«I nostri tecnici stanno già lavorando sul dossier – spiega Vito Riggio, presidente dell’Enac – e per ora non farei previsioni. Di certo la struttura di Fiumicino da qui al 2030, dovrà accogliere 100 milioni di utenti l’anno e le infrastrutture vanno potenziate e costruite secondo i progetti già partiti». Se per Vueling è probabile un “conto” tra i 500 mila e il milione di euro di multe, salutati con favore dalle associazioni dei consumatori, anche Alitalia rischia qualcosa.
Nel frattempo per gli handler e circa 800 lavoratori del settore, si aprono scenari più foschi. La gara europea prevista a breve potrebbe ridurre il numero sia delle società che operano su Fiumicino, sia del lavoratori che ora temono il peggio dopo la crisi di questi giorni e le fortissime proteste.
Lo stesso Delrio ha sottolineato come «i disagi hanno mostrato una fragilità organizzativa di alcuni operatori. Una debolezza strutturale che deriva da ritardi ventennali negli investimenti effettuati», anche se adesso Adr punta ad accelerare proprio su questo fronte: il Molo C sarà pronto entro il 2016 così come il rinnovamento di una delle piste, previsto per il Giubileo, sarà concluso entro un paio di mesi.
Il caos provocato dall’incendio del 29 luglio secondo la relazione del ministro al Parlamento, è stata causata «dalla non operatività della pista dedicata ai decolli e quella dedicata normalmente agli atterraggi per mancanza prima della protezione antincendio e poi per l’interferenza dei Canadair e degli elicotteri intervenuti per domare l’incendio». Ora l’incremento del traffico aeroportuale impone, secondo Delrio «una necessaria accelerazione per colmare il deficit strutturale: nel 2014 sono stati realizzati 353 milioni di euro di investimenti, più del doppio rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 – ha proseguito – ne sono stati previsti per oltre 300 milioni, a fronte degli originari 220. Nel 2016 saranno 454 contro i 219 iniziali. Un incremento notevolissimo per far fronte al ritardo infrastrutturale: «Porteremo a un miliardo e 120 milioni di euro gli investimenti originariamente previsti per circa 980 milioni» ha concluso Delrio.