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 2015  agosto 04 Martedì calendario

Riapre la Borsa di Atene e crolla del 16% • Le entrate fiscali sostengono i conti • Arrestati i postini di Matteo Messina Denaro • Balotelli e Baggio tra i calciatori più sopravvalutati di sempre • La formula segreta di Agatha Christie


Atene Dopo cinque settimane di chiusura, è stato riaperta la Borsa di Atene: la mattina ha perso subito il 23%, per poi chiudere a -16% nel pomeriggio. Un crollo storico, «il peggiore degli ultimi trent’anni» ha titolato online il quotidiano greco Ekathimerini. A soffrire di più in Borsa, il settore bancario: le quattro banche elleniche hanno bisogno di un’iniezione di liquidità stimata tra i 10 e i 25 miliardi di euro e il peso delle loro sofferenze si è di colpo riversato sul mercato greco dove hanno perso circa il 30%. Tanto per dare un’idea, chi comprava un’azione della National Bank of Greece il 4 agosto del 2014, la pagava 2,33 euro. Ieri la stessa azione valeva 0,84 centesimi.

Conti Nei primi sette mesi del 2015 il fabbisogno del settore statale, cioè la differenza tra le entrate e le spese di bilancio, è stato di 23,9 miliardi di euro, quasi la metà rispetto allo stesso periodo del 2014 (oltre 43 miliardi). Sul buon risultato dei conti pubblici incidono anche fattori straordinari, ad esempio il venir meno delle spese per il rimborso dei debiti commerciali arretrati e dei contributi versati al fondo europeo salva-Stati, che avevano appesantito il bilancio 2014. Ma giocano in positivo anche i minori interessi sul debito pubblico e, sottolinea il Tesoro, «i maggiori incassi, in particolare di natura fiscale». Quest’anno, secondo il piano trasmesso a Bruxelles, il bilancio pubblico dovrebbe chiudere con un rapporto tra il deficit ed il prodotto interno lordo del 2,6%, in diminuzione rispetto al 3% cui si è chiuso il bilancio del 2014. Secondo il Tesoro, i dati del fabbisogno dei primi sette mesi dell’anno, con la riduzione di quasi 20 miliardi registrata fin qui, mettono l’obiettivo alla portata.

Pizzini Dopo quasi quattro anni di indagini la Procura di Palermo ha arrestato 11 persone che si occupavano delle comunicazioni tramite pizzino del boss Matteo Messina Denaro. Tra quelli finiti in carcere c’è Vito Gondola, pregiudicato di 77 anni, considerato capo del mandamento di Mazara del Vallo, e Giovanni Scimonelli, 48 anni, proprietario di due supermercati Despar nel trapanese. Che le misteriose consegne fossero di pizzini provenienti e destinati al super-latitante, gli inquirenti l’hanno dedotto dai colloqui intercettati, mezze frasi che messe insieme svelano il sistema di fermo-posta al servizio di Messina Denaro.

Calciatori I venti giocatori più sopravvalutati di sempre secondo il “Telegraph”: Mario Balotelli («Resta un mistero come l’instabile attaccante sia stato pagato 59 milioni di sterline»); Robinho («un altro giocatore costato tanto e che non ha mantenuto le promesse iniziali, ora al Santos dopo alcune stagioni sottotono nel Milan»); Radamel Falcao (considerato l’attaccante più forte del mondo quando era al Monaco ma quasi a secco nel Manchester United); Ibrahimovic (con i suoi «ridicoli proclami su se stesso» non supportati da vittorie ai grandi tornei mentre era all’Ajax, alla Juve, all’Inter, al Barcellona e al Milan). Poi ci sono anche Wesley Sneijder, Gerrard, Wayne Rooney e Roberto Baggio (colpevole di aver «sempre fallito nelle grandi occasioni», «la sua grandezza è distorta dalla nostalgia per la metà degli Anni 90 e l’era del calcio italiano trasmesso su Channel 4»).

Gialli Un gruppo di ricercatori britannici ha individuato una formula matematica che permette di scoprire in anticipo l’assassino in molti dei 66 romanzi della Christie. Gli studiosi hanno preso in esame 30 romanzi della scrittrice con lo scopo di individuare elementi comuni che permettessero di trovare il colpevole prima della conclusione. Nei romanzi in cui i mezzi di trasporto sono prevalentemente automobili o camion, il killer è una donna. In quelli nei quali ci si sposta spesso in barca o in aereo, il colpevole è un uomo. Anche il modo usato per uccidere è rivelatore: se la vittima è morta strangolata o accoltellata, l’assassino è un uomo, e se è stato versato sangue è probabilmente un medico. Se si è usato veleno, bisogna invece cercare il colpevole tra le donne, che preferiscono anche servirsi per il delitto di oggetti casalinghi che poi lasciano fuori posto. Inoltre, quasi tutti i delitti commessi da donne sono avvenuti in residenze di campagna. Determinante è anche il modo con il quale la scrittrice presenta i personaggi di un romanzo: se una donna è descritta fin dall’inizio con qualche accenno negativo, è un’ottima candidata al ruolo di assassina. Lo stesso trattamento non è invece riservato ai killer maschi, sempre raccontati in modo neutrale o positivo. La relazione tra assassino e vittima è infine decisiva e quasi tutti i delitti commessi da donne nascondono un coinvolgimento emotivo con l’amante, con lo sposo o con un parente (Sabadin, Sta).

(a cura di Daria Egidi)