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 2015  luglio 31 Venerdì calendario

Dai soldi alle scappatelle di Bill, le trappole nel percorso per la Casa Bianca per Hillary Clinton. Un libro rilancia la storia della continua infedeltà dell’ex leader (questa volta con una signora bionda e prosperosa). E spuntano finanziamenti sospetti alla “Clinton Foundation”

Adesso ci si mette anche il più scontato fra i fantasmi del passato: Bill che la tradisce, con una signora bionda e prosperosa. È l’ultima spina della serie per Hillary Clinton, rivelata dall’autore del libro «The First Family Detail» Ronald Kessler, che conferma tutti i pregiudizi della vigilia contro la sua candidatura presidenziale.
Che Hillary si portasse dietro un pesante bagaglio politico era noto, ma la violenza con cui è stata attaccata forse ha sorpreso i suoi stessi critici. In ordine sparso, le hanno rimproverato di non essere abbastanza liberal, di essere troppo populista, di prendere troppi soldi da Wall Street, di aver nascosto le sue mail quando era segretario di Stato, di aver mentito sull’attacco contro il consolato americano di Bengasi, e ora anche di aver continuato ad accettare le scappatelle del marito, perché tanto ormai sono solo una coppia di soci in affari.
Il primo scandalo
Il primo scandalo è cominciato quando non si era neppure candidata, e l’ha colpita con l’obiettivo di demolire la sua reputazione come segretario di Stato. In quel periodo Hillary aveva usato un server personale per le sue mail, come peraltro avevano fatto anche altri membri dell’amministrazione, ma nel suo caso questa scelta è stata vista come un tentativo di nascondere quello che faceva. In particolare, di negare le sue responsabilità per avere sottovalutato i pericoli della Libia, prima dell’assalto terroristico in cui era morto l’ambasciatore Stevens. Ma anche di avvolgere nell’ombra l’assunzione della sua assistente storica, Huma Abedin. La questione Bengasi è ancora aperta, e a ottobre Hillary testimonierà in Congresso per cercare di chiuderla.
Le accuse politiche
Poi sono arrivate le accuse più politiche. I liberal volevano che la senatrice Elizabeth Warren la sfidasse da sinistra, e quando lei si è rifiutata di candidarsi alla Casa Bianca, Hillary è stata subito accusata di aver fatto una giravolta di convenienza a sinistra, attaccando Wall Street e denunciando la disuguaglianza economica solo per convenienza. Nel frattempo il «Wall Street Journal» ha cercato di provare anche il contrario, scrivendo ieri che la banca svizzera Ubs aveva donato un milione e mezzo di dollari alla Clinton Foundation per compensare Hillary di averle risolto un problema col fisco Usa. In sostanza, lei rimprovera Wall Street per conquistare voti a sinistra, ma è sempre nella tasca dei banchieri. Meglio affidarsi al senatore socialista Bernie Sanders, dunque, che con la sua campagna insurrezionale continua a toglierle punti nei sondaggi.
Tutto il resto, cioè le ambiguità sul destino dell’oleodotto Keystone, la posizione attendista sull’accordo nucleare con l’Iran, e persino l’affetto per la nipotina Charlotte, viene bocciato come cortina fumogena tipica dei Clinton.
Adesso dai meandri più oscuri del passato arriva anche la vecchia storia dei tradimenti di Bill, sempre nuova per chi vuole affondarla. Ronald Kessler ha scritto un libro intitolato «The First family Detail», in cui racconta come il Secret Service protegge il presidente. Il saggio viene ripubblicato ora in versione paperback, e Kessler è tornato a parlare, per ricordare che Clinton era e resta un marito infedele. Avrebbe una relazione con una signora bionda che gli agenti hanno soprannominato «Energizer», che si presenta nella casa di Chappaqua ogni volta che Hillary va via. Tanto il loro matrimonio ormai è solo una partnership economica e politica. Basterà questo ad allontanare gli americani da Hillary, o le critiche maniacali la renderanno più simpatica, come aveva fatto lo scandalo Lewinsky?