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 2015  luglio 01 Mercoledì calendario

Basta un clic per guarire. Da oggi è possibile vendere e comprare farmaci di automedicazione online. Ma attenzione, i siti sicuri sono solo quelli con il logo europeo

Basta cliccare su “ok” e lo sciroppo finisce nel carrello, virtuale. Altri clic e la spesa si arricchisce di pomate contro l’herpes, antipiretici, melatonina, pasticche per il mal di testa e i dolori muscolari. Si paga e i farmaci arrivano a casa. Certi di aver acquistato medicinali legali a prezzi regolari. Solo prodotti da banco, però, quelli che si possono prendere senza la ricetta del medico.
La “rivoluzione” da oggi. Dal 1 luglio, infatti, l’Italia ha deciso di recepire una direttiva europea che permette di vendere confezioni di automedicazione on line. Dove potranno essere cercate farmacie e parafarmacie contrassegnate da una sorta di bollino di qualità del Ministero della Salute. Al via, dunque, lo shopping in negozi virtuali come in tutti gli altri paesi dell’Unione Europea. Come riconoscere il sito giusto? È una croce bianca su sfondo a righe verdi. Il simbolo, una volta fatto clic, rimanda al sito dell’autorità che ha rilasciato il sì alla vendita on line di medicinali, dove è possibile consultare l’elenco completo dei rivenditori che sono autorizzati al commercio in rete.
IL LISTINO
I prezzi saranno più o meno sovrapponibili a quelli delle farmacie “vere”. Si tratta di prodotti da automedicazione e, quindi, il listino può variare secondo la decisione del farmacista esattamente come accade tra negozio e negozio. Al costo dell’antidolorifico o delle pasticche contro il mal di denti vanno aggiunte le spese di spedizione. «I “senza ricetta” in Italia hanno mediamente un prezzo di 8 euro, con l’acquisto via web – spiega Annarosa Racca presidente di Federfarma – il consumatore spenderà un po’ di più perché deve aggiungere il recapito a domicilio. Le nuove norme sono comunque un passo avanti contro la contraffazione e assicurano di poter comprare on line medicine sicure provenienti da siti che fanno capo a farmacie realmente esistenti».
IL PROVVEDIMENTO
Un’avvertenza che non è scritta nei “bugiardini” delle confezioni acquistate illegalmente: chi si rivolge a internet per ottenere prodotti per i quali non si ha la ricetta (da utilizzare per il doping sportivo o per dimagrire molto velocemente con sostanze euforizzanti) non sa che il 90% di questi acquisti è contraffatto. Cioè non contiene il principio attivo, lo contiene in dosaggio diverso da quello indicato oppure non è conservato alle giuste temperature.
«È previsto – ha annunciato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – un sistema nazionale antifalsificazione dei medicinali gestito dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per evitare ogni rischio di contraffazione nella vendita on line. Il decreto prevede anche sanzioni personali e patrimoniali per i titolari di farmacia che offrono prodotti soggetti a prescrizione medica». Esclude che la novità porterà ad un aumento del consumo dei medicinali il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi: «Credo che il grande vantaggio per il cittadino sarà la praticità, una valida alternativa al recarsi in farmacia». Ovviamente quando non c’è l’urgenza.
TOSSE E FEBBRE
In Italia nel 2014 secondo i dati di Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), sono stati venduti quasi 305 milioni di prodotti da banco, con un giro d’affari che sfiora i 2,4 miliardi di euro. Al top della classifica tutto quello che si compra in caso di malattie respiratorie, dalla pasticca per abbassare la febbre allo sciroppo per la tosse fino allo spray anti-raffreddore. Ben 10 milioni di confezioni concentrate nei mesi invernali. A seguire, con 64milioni di pezzi, tutto quello che placa e lenisce i disturbi dello stomaco, che vuol dire cattiva digestione, bruciore, nausea e vomito. Al terzo posto gli analgesici che, con 60 milioni di scatole, coprono l’area dolorifica: mal di testa, colpo della strega, strappi muscolari e disturbi articolari. Poi la dermatologia (27 milioni con il picco in estate per eritemi, colpi di sole e herpes labiale), l’apparato circolatorio (13 milioni di confezioni) e i prodotti a base di vitamine e minerali che sfiorano i10 milioni di pezzi all’anno.
Sul sito www.semplicementesalute.it le “istruzioni” sulle malattie che possono essere affrontate con farmaci di automedicazione, i principi attivi come le avvertenze. «Va ricordato – commenta Agnès Regnault presidente di Assosalute – che con la vendita on line viene a mancare la possibilità di confronto e consiglio del farmacista al momento dell’acquisto, aspetto fondamentale per i consumatori».