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 2015  giugno 26 Venerdì calendario

L’uscita dagli Europei della Nazionale Under 21 e la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Rio saranno una mazzata economica per il Coni. Così il taglio alla Figc di circa 22 milioni di euro rimarrà anche nel 2016

Gli effetti del verdetto, negativo, uscito dagli Europei Under 21 sono finiti immediatamente sul tavolo della Commissione contributi del Coni riunita, ieri, per il suo terz’ultimo appuntamento. Dodici i presidenti presenti, oltre tre ore di discussione: atletica, tennis, ciclismo, basket, canoa, canottaggio, e non solo, hanno quasi terminato di definire quanto ogni federazione incasserà per il 2016 dei soldi che il governo consegna al Coni.
Commissione al lavoro
Il calcio, ieri, non c’era. Ma del pallone c’era la macchia di un’esclusione dai Giochi di Rio del prossimo anno che, adesso, darà forza al partito di tutti coloro (la stragrande maggioranza) che si sono battuti per il taglio alla Figc di circa 22 milioni di euro per il 2015 e si batteranno perché lo stesso taglio abbia effetto nel 2016. «Così non possiamo andare avanti. Stavolta ci penseremo da soli, per il futuro qualcosa dovrà cambiare...», così il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio nelle ore in cui il Consiglio nazionale del Coni approvava (75 voti ad 1) l’annunciata cura dimagrante per il calcio italiano. Tavecchio, nel novembre scorso, fu invitato da Malagò alle riunioni della Commissione contributi e lo stesso Malagò, pensando ad uno sbarco degli azzurrini a Rio, non perdeva occasione per ricordare come «in futuro, per la Figc, potrebbe andare peggio, ma anche meglio...».
Davanti alla tv
Ora che l’obiettivo olimpico è fallito (per la seconda volta consecutiva dopo i flop alla vigilia di Londra 2012), a cadere sono anche i presupposti perché il calcio venga riabilitato agli occhi degli altri sport: il lavoro dei commissari, infatti, parte da un presupposto semplice e fondamentale, ovvero che gran parte dei singoli contributi trovano la loro natura sull’esigenza delle varie federazioni di preparare l’appuntamento dei Giochi in cerca di medaglie da consegnare al Paese. L’Italia del pallone guarderà le Olimpiadi in tv e, quindi, prevedere un altro taglio di circa 20 milioni per il 2016 appare una logica conseguenza della beffa incassata dal biscotto portoghese-svedese ad Euro 2015. E pensare che soltanto quattro anni fa, alla Figc erano destinati più di 78 milioni, quasi il 50 per cento del totale.