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 2015  giugno 26 Venerdì calendario

Carne vecchia di 40 anni, maxi sequestro in Cina. Centomila tonnellate di pollo e manzo congelate negli Anni ’70 pronte per i ristoranti. Nonostante le ultime campagne di Pechino sulla sicurezza alimentare, gli scandali alimentari nel Paese sono talmente frequenti da non fare quasi notizia

L’ultimo scandalo alimentare made in China è davvero fuori dal comune: una maxi retata ha smascherato una complessa rete di contrabbando che stava per immettere sul mercato 100 mila tonnellate di carne avariata: alcune parti erano in putrefazione altre congelate negli Anni ’70.
Nella città di Changsha, nella provincia dello Hunan, le autorità cinesi hanno sequestrato carne di manzo che aveva circa quarant’anni: era rimasta in un congelatore per due generazioni, fin dai tempi di Mao Zedong.
Per ingannare le autorità doganali la rete di contrabbandieri spediva le merci lungo un percorso assai contorto, che dalla Cina passava in India, Vietnam e Hong Kong, per poi rientrare con la carne ripulita da qualunque tipo di etichetta che potesse denunciarne la provenienza.
Il giro d’affari
La notizia ha suscitato choc e disgusto nel Paese. Dall’inizio dell’anno, i funzionari doganali di 14 province cinesi hanno arrestato 21 bande di contrabbandieri e all’inizio di questo mese hanno sequestrato più di 100.000 tonnellate di pollo, manzo e maiale congelati. Secondo l’agenzia di stampa Xinhua «alcune delle carni risalgono agli Anni 70 e 80». I funzionari hanno trovato la carne nei mercati locali all’ingrosso e ne hanno stimato il valore in 3 miliardi di yuan, 483 milioni di dollari.
Un giro d’affari che si avvaleva delle facilitazioni «di transito» che godono i beni recanti la dicitura «ri-esportati» e della nota passione in Cina per quelle «fondute» di carne che prevedono che i commensali immergano in un brodo speziato in pieno bollore sottilissime fette di carne congelata. Un pasto conviviale, che non passa mai di moda, e che richiede grandi quantità di carne.
Insicurezza alimentare
Nonostante le ultime campagne di Pechino sulla sicurezza alimentare, gli scandali alimentari in Cina sono talmente frequenti da non fare quasi notizia, anche se i più gravi restano scolpiti nella memoria: ci sono state le uova sintetiche, il latte avvelenato con la melamina che ha portato alla morte di 6 bambini, la salsa di soia e il tofu prodotti con sostanze tossiche, i maiali ammalati da cui si ricavavano prodotti alimentari derivati, l’olio usato, filtrato e rivenduto ai ristoranti come fresco e la carne di volpe e ratto spacciata per montone.