La Stampa, 25 giugno 2015
Iniziano i lavoro di restauro a Buckingham Palace, al costo di circa 200 milioni di euro. Molte pareti non erano state ridipinte da 60 anni, in alcune stanze c’era ancora amianto, le tappezzerie andavano rinfrescate e bisognava risistemare il tetto, visto che spesso i camerieri erano costretti a raccogliere l’acqua piovana con i secchi. La Regina Elisabetta prepara le valigie, la aspetta un lungo esilio al castello di Windsor
Da molti anni l’inquilina di Buckingham Palace si lamentava con il proprietario del palazzo, il governo britannico, del penoso stato in cui era ridotto il più rappresentativo edificio di Londra. Molte pareti non erano state ridipinte da 60 anni, in alcune stanze c’era ancora amianto, le tappezzerie andavano rinfrescate e bisognava risistemare il tetto, visto che spesso i camerieri erano costretti a raccogliere l’acqua piovana con i secchi, per evitare che danneggiasse preziosi dipinti e arredi storici. La regina Elisabetta ha finalmente ottenuto che i lavori di manutenzione della sua residenza ufficiale comincino, al costo di circa 200 milioni di euro, anche se questo significherà probabilmente un lungo esilio al castello di Windsor. Non si esclude infatti, per completare i lavori più in fretta, che tutti gli abitanti del palazzo (la Regina, Filippo, il principe Andrea e 426 membri del loro staff) lo abbandonino per un anno.
Per Elisabetta non sarebbe un dramma. Non ha mai amato Buckingham Palace, che considera un lussuoso ufficio più che una casa. Quando andò ad abitarvi nel 1936 dopo che suo padre Giorgio VI divenne re, era ancora una bambina, ma non ha mai dimenticato quell’inserviente che andava di stanza in stanza carico di trappole per topi e di veleni per gli scarafaggi. I fili elettrici pendevano dai muri, c’erano spifferi e ululati del vento dai camini e tutta la famiglia rimpiangeva il comodo appartamento di Piccadilly.
Casa dei sovrani dal 1837
Per i sudditi britannici l’assenza della Regina dal palazzo assumerà un forte significato. Dal 1837 quella è la residenza dei sovrani, che non l’hanno mai abbandonata, nemmeno durante le due guerre mondiali. È dunque possibile che Elisabetta, sempre molto attenta ai propri doveri, decida di non andarsene: i suoi genitori sono rimasti a Buckingham Palace sopportando le bombe di Hitler, lei potrà di sicuro restarci sopportando, come fanno tutti, muratori e imbianchini.