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 2015  maggio 26 Martedì calendario

Porte sempre aperte al Quirinale. Sarà il presidente Sergio Mattarella ad annunciare personalmente agli italiani, martedì 2 giugno, le nuove modalità di accesso al pubblico al palazzo. Visite guidate per ammirare la preziosa biblioteca lignea di Pietro Piffetti o il salone dei Corazzieri. E presto ci saranno anche spazi per mostre temporanee legate alla nostra storia e al nostro patrimonio culturale

Sarà il capo dello Stato, Sergio Mattarella ad annunciare personalmente agli italiani martedì 2 giugno, Festa della Repubblica, le nuove modalità di accesso al pubblico del palazzo del Quirinale. La sede della Presidenza della Repubblica diventa di fatto un nuovo, straordinario museo pubblico, aperto tutti i giorni. Naturalmente (i dettagli sono in via di definizione) le procedure saranno diverse dalle altre collezioni d’arte italiane. Quasi certamente si procederà col sistema delle prenotazioni (in particolare per i gruppi) e poi i visitatori verranno raggruppati per seguire apposite visite guidate. La vastità del palazzo, la delicatezza di tanti ambienti, le esigenze di sicurezza (molto pressanti, in questo periodo) rendono impossibile la prospettiva di circolare liberamente tra saloni e corridoi.
L’organizzazione dovrà insomma far coabitare due esigenze. Il forte desiderio personale del presidente della Repubblica di fare sempre di più del Quirinale la «casa degli italiani», secondo la fortunata definizione di Carlo Azeglio Ciampi (Mattarella lo aveva annunciato il 16 febbraio scorso parlando nel salone dei Corazzieri: «Ho disposto che il Quirinale sia, entro breve tempo, aperto alle visite tutti i giorni, ho anche chiesto di aprire il percorso delle visite ad altri ambienti del palazzo e di utilizzare nuovi spazi per le attività espositive permanenti o temporanee. Ho chiesto che gli uffici si ritirino».) E, in parallelo, c’è l’attuale ruolo degli spazi del Quirinale: il compito di rappresentanza istituzionale (le visite ufficiali, il lavoro quotidiano del capo dello Stato), l’attività degli uffici. Basti pensare a un dettaglio tecnico: l’ingresso alle sale dovrà per forza avvenire dal Cortile interno, lo stesso che viene usato per gli onori militari e l’esecuzione degli inni nazionali quando arriva un capo di Stato o di governo. Seguendo il calendario stabilito dal cerimoniale del Quirinale, non potranno esserci sovrapposizioni.
Altri due esempi, per capire. Verrà aperta alle visite anche la preziosa biblioteca lignea di Pietro Piffetti sommo ebanista sabaudo, che venne trasferita al Quirinale nel 1879 dalla Villa della Regina a Torino per volere di Umberto I: il varco d’accesso è assai ristretto e richiede molta attenzione. E poi saranno visitabili gli appartamenti imperiali, sedici stanze realizzate al piano nobile della Manica lunga (il «corridoio» su via XX Settembre) per ospitare nel 1888 e nel 1893 l’imperatore Guglielmo II di Germania: proprio lì i controlli per la sicurezza saranno indispensabili perché si tratta di un’area molto prossima agli appartamenti privati e allo studio riservato del capo dello Stato. Naturalmente saranno aperti (con orari e visite) i giardini e la magnifica collezione delle Carrozze, già visibile ora nelle aperture domenicali dalle 8.30 e le 12. Anche adesso, con questi tempi ridotti, funziona il sistema delle visite guidate (durano un’ora, il biglietto è di 10 euro, gratuito per chi ha meno di 18 anni e più di 65). Nel 2014 i visitatori, con le sole domeniche, sono stati 223.640. Non è difficile immaginare che il Quirinale diventerà uno dei luoghi d’arte più visitati del Paese.
Il capo dello Stato aveva insediato alla fine di febbraio il gruppo di studio per l’apertura quotidiana del Quirinale: Louis Godart, consigliere della presidenza per la Conservazione del patrimonio artistico, Mario De Simoni, direttore generale di Palaexpo-Scuderie del Quirinale, Francesca Cappelletti, storica dell’arte moderna e membro del Consiglio superiore dei Beni culturali, Alessandro Zuccari, ordinario di Storia dell’arte moderna a «La Sapienza», Gianfranco Astori, consigliere del presidente per l’informazione.
Adesso il progetto c’è, il Quirinale sarà aperto tutti i giorni e – come aveva annunciato il presidente della Repubblica – ci saranno anche spazi per mostre temporanee legate alla nostra storia e al nostro patrimonio culturale.