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 2015  maggio 05 Martedì calendario

Sua Altezza Reale Principessa Charlotte Elizabeth Diana di Cambridge. I tre nomi della royal baby 2. Con un’abile scelta Kate e Willian hanno omaggiato il principe Carlo, la regina e Lady D

Sicuramente non conoscono il significato del termine italiano, ma William e Kate non potevano fare una scelta più cerchiobottista per il nome della loro principessina. O meglio per i nomi, che sono tre: Charlotte, Elizabeth, Diana, in quest’ordine. Charlotte evoca Charles, di cui è l’equivalente femminile, quindi il principe Carlo, nonno della neonata royal baby. Elizabeth, naturalmente, richiama la regina Elisabetta, che della piccola è la bisnonna. E Diana è l’omaggio alla nonna (fa effetto definirla così, essendo morta giovane) tragicamente scomparsa nell’incidente d’auto del ‘97 in un tunnel di Parigi. Perfetto: tutti contenti, compresi i bookmaker, che li avevano dati tra i favoriti (avranno una spia a palazzo reale, se non nella camera da letto dei due genitori).
Qualcuno poteva pensare che “Diana” fosse uno sgarbo a Carlo, risposatosi in seconde nozze con Camilla e notoriamente infelice con lady Di (per tacere dei teorici del complotto secondo cui sarebbe addirittura il mandante del suo omicidio): ma è compensato dal fatto che “Charlotte” è il primo nome, quello che conta, poiché la bebè sarà conosciuta con il titolo ufficiale di Sua Altezza Reale Principessa Charlotte di Cambridge (anche se finché è piccola verrà probabilmente chiamata col diminutivo Lotte). Ed è un nome più moderno degli altri due: segno, secondo i royal watchers, gli specialisti della casa reale, che William e Kate appartengono a una nuova generazione e fanno le cose di testa propria.
Comunque le facciano, la giovane coppia continua a non sbagliare un colpo, come ha confermato in occasione del parto: dall’idea di lui di portare il primogenito di neanche due anni George a visitare subito la sorellina in clinica, offrendo ai media una formidabile immagine di due futuri re, uno in braccio all’altro, che fanno ciao con la mano ai paparazzi; alla forma smagliante di Kate quando poco dopo se n’è tornata a casa con marito e figlioletta, talmente splendida e tranquilla da indurre a credere che potesse poi andare a festeggiare fuori a cena. Non per niente la stampa russa, sempre propensa a vederci sotto qualcosa, dubita che sia stata lei a partorire: impossibile che una donna stia così bene dodici ore dopo le prime doglie. Idem con il nome. Un inchino alla tradizione, Charlotte ed Elizabeth, e uno al ricordo dello spettro che ha tormentato a lungo i Windsor, Diana: il Sunday Times ha titolato il lieto evento in prima pagina “a new people’s princess”, una nuova principessa del popolo, il soprannome postumo (glielo diede Tony Blair nella sua orazione funebre) di lady Di. «I tre nomi parlano da soli», è il solo commento in materia di un portavoce di Buckingham Palace.
La verità, sebbene i giornali di mezzo mondo si divertano a ironizzare (talvolta a ragione) sui reali d’Inghilterra, è che questa pur privilegiata famiglia ha conosciuto avversità a non finire e le ha superate bene. Carlo deve essere un buon padre, va d’accordissimo con i suoi figli, che hanno instaurato un buon rapporto con la “matrigna” Camilla, merito di lei e di loro evidentemente, e che tuttavia non perdono occasione per ricordare l’amore per la madre che hanno perso da piccoli: al dito di Kate, mentre teneva in braccio la piccola Charlotte uscendo d’ospedale, c’era l’anello di Diana che William le regalò per il fidanzamento. Non c’è bisogno di essere monarchici, per dire che questa combriccola è meglio del peggior gossip giornalistico nei suoi confronti. E adesso tocca a Charlotte Elizabeth Diana, la “bella addormentata”, uno dei nomignoli che le hanno affibbiato i media alla sua prima uscita pubblica fra le braccia della mamma: la royal baby che, al terzo giorno di vita, incarna tre generazioni in tre nomi.