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 2015  aprile 29 Mercoledì calendario

L’importanza del riassunto e l’esercizio di umiltà

Un tempo il riassunto era un esercizio scolastico assiduamente praticato e particolarmente giovevole, col quale ci si cimentava sin dalle scuole elementari. Vari indirizzi pedagogici hanno travolto tale salutare pratica e si può constatare con un certo disagio la crescente incapacità di riassumere il pensiero altrui.
Esempio insigne e recentissimo il modo in cui nel volume appena pubblicato del massimo organo bibliografico nel campo dell’antichità classica, l’«Année philologique» (voce Artemidorus Ephesius ), viene dato conto di un saggio intitolato Le scoperte di Simonidis in Caria e lo pseudo-Artemidoro. Non vogliamo privare il lettore del piacere di constatare di persona la maniera buffamente elusiva con cui il riassunto di tale saggio è costruito. Sul versante opposto si può segnalare invece un brillante saggio di Ugo Cardinale, intitolato appunto L’arte di riassumere. Introduzione alla scrittura breve, apparso in questi giorni presso il Mulino, corredato di una efficace antologia di testi narrativi, giornalistici, argomentativi, che possono aiutare non solo gli scolari, ma anche i redattori dell’«Année philologique» a bene operare quando debbono procedere ad un riassunto.
Citiamo dal paragrafo iniziale ricavandone una direttiva molto salutare: «Se si vuol fare un riassunto fedele di un testo, è importante un atteggiamento di umiltà che porti preliminarmente a rispettarne la struttura, evitando quelle operazioni di permutazione e ricombinazione delle parti che nascono da un intento correttivo, integrativo, interpretativo, ma che rischiano di essere fuorvianti».
Il tema è antico. Anni addietro ci capitò di segnalare la brillante attività erudita di un certosino francese di fine Seicento, Bonaventure d’Argonne, al quale si debbono ricondurre opere presentate come di un mai esistito Vigneul-Marville. D’Argonne era un appassionato lettore del patriarca Fozio e il patriarca Fozio era un maestro nell’arte di riassumere. Si pensi alla cosiddetta Biblioteca del patriarca bizantino.
La Biblioteca include riassunti ed estratti da centinaia di opere prese in considerazione dall’autore, giacché le due attività sono sostanzialmente affini. D’Argonne, oltre a pubblicare sotto falso nome la Biblioteca, scrisse di suo un trattato di argomento patristico, una parte del quale conteneva precetti sull’arte di ricavare estratti. Il volumetto di Ugo Cardinale si colloca nella scia del certosino d’Argonne.