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 2015  aprile 29 Mercoledì calendario

Il Fisco può dare la caccia agli evasori anche con la lista Falciani: non viola i diritti dei contribuenti. La Corte di cassazione ha sciolto ieri il nodo madre di migliaia di contenziosi presenti e futuri (i nomi italiani sui conti ginevrini sono 7.499, per un patrimonio di 7 miliardi 452 milioni di dollari)

La lista Falciani è utilizzabile nel processo fiscale e la semplice presenza del nome di un contribuente nel file – trafugato dall’ex dipendente di Hsbc e poi trasmesso dalla Francia all’autorità fiscale italiana – può bastare per la condanna del presunto evasore. Con due ordinanze, destinate a fissare un precedente epocale, la Corte di cassazione ha sciolto ieri il nodo madre di migliaia di contenziosi presenti e futuri (i nomi italiani sui conti ginevrini sono 7.499, per un patrimonio di 7 miliardi 452 milioni di dollari).
Finora la questione dell’utilizzabilità della lista Falciani come indizio/prova di infedeltà fiscale era stata altalenante, tra decisioni dei giudici penali e tributari, in Italia come in Francia. Ma ora la Suprema corte ha stabilito che non c’è alcuna lesione dei diritti del contribuente e nessuna irregolarità nella procedura, nonostante all’origine ci sia un reato commesso all’estero dal bancario infedele. Una decisione che, indirettamente, spingerà gli altri possessori di capitali all’estero verso il rientro volontario.