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 2015  aprile 27 Lunedì calendario

Zuckerberg alla conquista del secondo miliardo (di fan). Anche WhatsApp ha superato gli 800 milioni di utenti unici e presto arriverà al traguardo già raggiunto da Facebook

Il primo traguardo da un miliardo di utenti lo ha tagliato Facebook, nell’ottobre 2012. Adesso il ceo e fondatore Mark Zuckerberg sta per bissare il risultato: l’applicazione di messaggistica gratuita WhatsApp, che ha acquisito l’anno scorso per il prezzo record di 21 miliardi di dollari, ha appena passato gli 800 milioni di utenti unici mensili e promette di arrivare al miliardo entro breve. Così, in una manciata di anni, il 30enne si ritrova a capo delle due piattaforme più grosse al mondo. Con una terza gallina dalle uova d’oro, e cioè il social ed applicazione di fotografia Instagram. I numeri sono ancora contenuti (si parla di circa 400 milioni di utenti unici mensili, metà di WhatsApp e meno di un terzo di Facebook) ma il gioiellino, comprato da Zuckerberg nel 2012 per un miliardo di dollari, ha già sorpassato Twitter.
Premesse diverse
Quando, nel maggio 2012, Facebook ha debuttato a Wall Street in tanti hanno preso la quotazione del social per il primo sintomo del formarsi di una nuova bolla tech. Ma, diversamente dal 2000, le nuove aziende tecnologiche posso esibire numeri veri oltre a quelli del saliscendi delle azioni. È il caso del parterre di proprietà di Zuckerberg: l’anno scorso Facebook ha fatturato 12,4 miliardi di dollari, con un incremento del 58% sul 2013. E Zuckerberg ha visto il suo patrimonio netto salire a 34,8 miliardi di dollari, diventando il terzo uomo più ricco del tech a livello mondiale. Certo, sia WhatsApp sia Instagram non possono (ancora) sfoggiare gli stessi numeri: il primo ha fatturato 10,2 milioni di dollari l’anno scorso, ma il secondo dovrebbe riuscire ad arrivare a quota 700 milioni quest’anno (salendo però a 5,8 miliardi entro il 2020 secondo gli analisti della società Cowen and co.).
Tutto questo senza considerare le nuove strategie che Zuckerberg potrebbe lanciare nel frattempo. Qualche esempio: i pagamenti da fare tramite Facebook, l’applicazione per la messaggistica Messenger (da 600 milioni di utenti unici mensili) che diventa piattaforma per le applicazioni, le telefonate tramite WhatsApp. Ma questo è solo l’inizio, o almeno quello che già si può intravedere grazie agli ultimi annunci del ceo.
Prospettive
Poi, ci sono le altre 51 acquisizioni che dal 2007 Zuckerberg ha accumulato. In tutto oltre 22 miliardi di dollari di investimento, gran parte dei quali però, va detto, bruciati in un solo colpo per ottenere WhatsApp. Ma a scorrere la lista si trovano diverse aree di sviluppo nel quale, in futuro, Facebook potrebbe voler metter piede. Molte delle aziende comprate si occupano di software, sistemi di analisi, mobile ed altri settori del tech nei quali il social, in un momento o in un altro dei suoi 11 anni di storia, ha avuto bisogno di rafforzarsi o migliorare i servizi per i suoi utenti.
La «pesca grossa» è più recente e, oltre a Instagram e WhatsApp, riguarda la startup di realtà virtuale Oculus Vr, comprata per 2 miliardi di dollari. il primo annuncio è arrivato durante l’ultima conferenza degli sviluppatori, a fine marzo: i video a 360° della società verranno integrati su Facebook, in modo da rendere sempre più coinvolgenti i contenuti sulle bacheche. Poi ci sono i droni di Ascenta, la società britannica nella quale Zuckerberg ha investito 20 milioni di dollari con l’idea di utilizzare i suoi dispositivi volanti per portare internet ovunque nel mondo.
Settori nuovi
Ma sbirciando la lista delle ultime acquisizioni colpisce la presenza di nuovi settori, nei quali Facebook per ora non aveva ancora messo piede. Wit.ai, per esempio, è stata comprata da Zuckerberg a gennaio e si occupa di aiutare gli sviluppatori a costruire interfacce dialoganti (sul modello di Siri, l’assistente vocale di Apple) per le loro applicazioni: l’ambito di riferimento è l’Internet delle cose. L’altro acquisto di gennaio è Teehan+Lax, agenzia in grado di creare boutique digitali. A poche settimane di distanza è arrivata TheFind, motore di ricerca specializzato in ecommerce. Insomma, dopo averci messi in contatto e fatti chiacchierare forse ora il prossimo passo di Facebook è proprio quello di farci comprare. Alla faccia di chi, all’indomani dello sbarco in Borsa, prevedeva un prossimo tonfo delle azioni e dell’intera società.