la Repubblica, 6 marzo 2015
L’abbraccio di Madonna a Luz, il disegnatore di Charlie Hebdo, che con quella banalità tutta americana illumina le cose e il privilegio di sapere ridere delle proprie attitudini
Che bello il caldo, commosso abbraccio tra Madonna e Luz, ovvero tra Madonna e Charlie Hebdo, a Canal Plus, di fronte a mezza Francia. Un gesto semplice, solare, carnale tra una vecchia ragazza celeberrima e un disegnatore che tutto avrebbe desiderato, nella vita, tranne diventare famoso come erede di un martirio. Vedendo quell’abbraccio, così platealmente affettuoso, tornano in mente, tutte insieme, le perplessità di molti intellettuali europei rispetto all’oltranzismo satirico di Charlie. Alcune di quelle perplessità le ho condivise: temo di essere diventato pure io, a mia insaputa, un intellettuale. E dunque ho invidiato a Madonna quella “banalità” tutta americana, quel saper stare da una parte senza tante storie, quel vigore emotivo spesso così insopportabilmente rozzo che però, semplificando le cose, a volte le illumina. Sì, proprio le illumina: la luce, nell’abbraccio, viene tutta da lei, la bionda che trae a sé il partner magro, avvilito dal lutto, esprime non altro che la gioia della libertà, una gioia sensuale, in faccia ai lugubri assassini vestiti di nero, e in faccia a tutti i nostri laboriosi dubbi sulle complicazioni della società multiculturale.Subito dopo la strana coppia l’ha buttata sull’eros, in allegria, facendo parodia dei propri ruoli, la sexy-star e il satirico licenzioso. Che privilegio, sapere ridere delle proprie attitudini. Ci riuscisse anche il povero jihadista, sarebbe salvo.