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 2015  marzo 06 Venerdì calendario

Le due bambine piccole di Berlusconi e le cene vivaci di Arcore, tra impegni di governo e colpi della strega. Scampoli di vita privata di un ex presidente del Consiglio intercettato al telefono tra il 2008 e il 2009 con l’imprenditore barese Gianpi Tarantini, che gli procurava le escort per le serate allegre

È proprio vero che «l’utilizzatore finale», per dirla come il suo legale, Niccolò Ghedini, si sentiva accerchiato. La sua vita privata, avvertiva Silvio Berlusconi, era trattata come uno straccio. «Una voce in giro dice che vado con le minorenni, è una cosa pazzesca. A parte mia moglie, ormai, è chiaro che (incomprensibile) mi macchierà per sempre. Ma a parte quello, mia moglie fa la vita che vuole fare lei... c’era questo accordo... no? che erano tanti anni che non facevamo (incomprensibile) insieme, però che questa qui mi faccia queste accuse è una cosa veramente allucinante».

«Le mie bambine»

Scampoli di vita privata di un presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, «ascoltato» mentre parla al telefono con l’imprenditore barese Gianpi Tarantini, che gli procurava le escort per le serate allegre a Palazzo Grazioli. Tarantini è finito sotto processo a Bari per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, insieme a Sabina Began, l’Ape Regina, e ad altri imputati. 
«Io c’ho due bambine piccole – dice Berlusconi al telefono, parlando appunto con Tarantini – che è tanto che non vedo. Una fa la giornalista in Rai, eh in Mediaset, allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce. E un’altra bambina di 21 anni, brasiliana, che un po’ mi ha pianto al telefono dicendomi che l’avevo dimenticata».
Ricordate Noemi la minorenne di Napoli? Poi venne Bari con Patrizia D’Addario e le escort di Tarantini. E poi Ruby «lanipotediMubarak». Queste telefonate intercettate avvengono tra il 2008 e il 2009.

Un presidente anormale
Le due bambine a cui fa riferimento l’ex premier, dovevano partecipare alla serata del 23 settembre del 2008, a Palazzo Grazioli. Berlusconi riassume: «Siamo messi così, come uomini tu, io, poi Carlo Rossella, presidente di Medusa, Fabrizio Del Noce, direttore Raiuno e responsabile di tutta la fiction... Sono persone che possono far lavorare chi vogliono. Ecco quindi le ragazze hanno l’idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino. L’unico ragazzo sei tu, gli altri sono dei vecchietti, però hanno molto potere».
Il giorno dopo la serata, Tarantini resoconta all’allora presidente del Consiglio i commenti delle escort: «Tanti complimenti, quell’uomo è incredibile, ha un’energia, una voce, è anormale...».

Lucio il comunista
È il 3 gennaio del 2009. Tarantini incontra Belen Rodriguez in un ristorante. Chiama Berlusconi che saluta la soubrette. «Con il tuo ragazzo è finito tutto?». «Al momento sì». Berlusconi le parla dell’anno che verrà, degli impegni televisivi strappati per lei («Briatore voleva che lavorasse la sua ragazza...»). «Tanti auguri – conclude il Presidente – e se un giorno tu avessi la voglia di passare una cena con me o di vedermi, sono a tua disposizione». 
Il giorno seguente. Gianpi Tarantini confida a Silvio Berlusconi: «Era a cena con Lucio Dalla». «Lucio Dalla?». «Sì, nonostante sia un comunista, infatti mi sono imbattuto in una discussione di quelle che non finivano più». Berlusconi: «Ma è confuso politicamente». «Completamente confuso». Disorientato, Berlusconi: «Per un po’ di tempo è venuto con me».

Clooney e il tango
Gianpi è al telefono con Sabina Began, il 5 settembre del 2008, il giorno dopo una cena favolosa che vedeva, tra i partecipanti, George Cloneey. Tarantini: «Mi sono divertito assai... Sabi.. Quando ci siamo messi a ballare il tango con George». Sabina Began: «È un grande George, mi ha chiamato, mi ha mandato messaggio di chiamarlo. L’ho chiamato e gli ho detto: “Troppo”. E Luigi ha detto: “Guarda Sabina...”». Tarantini: «Ma è partito?». «No, è a Milano, oggi, a lavorare».

Il colpo della strega
Povero Presidente, che vorrebbe rilassarsi e invece è costretto a rinunciare alle sue serate divertenti. «Sono messo un po’ male adesso. Mi stanno caricando di un mare di impegni e questa settimana è terribile. Sabato mattina ricevo il Papa, al Quirinale, insieme al Capo dello Stato. Sabato pomeriggio sono a Parigi con Sarkozy, la Merkel, Gordon Brown. Domenica sera parlo a Milano alla festa di quelli di An. Sono messo malissimo».
E quando non ci sono impegni istituzionali, capita l’indisposizione. «C’ho il colpo della strega, era passato e mi è ritornato. Ho preso freddo. Che vorresti fare domani sera?». Tarantini fa l’elenco delle ragazze invitate. Berlusconi: «E quindi quanti saremmo? Posso portare qualche ragazza anch’io». «Sì, come no». «Allora combiniamo. Faccio venire la musica...».
Giorno dopo: «Ho sempre questo mal di schiena. Il colpo cosiddetto della strega». Tarantini: «Le mando un angioletto, così le faccio passare il colpo della strega».