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 2015  marzo 06 Venerdì calendario

A Washington debutta The Originalist , una commedia nella quale il protagonista assoluto è Antonin Scalia, il 78enne giudice costituzionale considerato l’architrave vivente della cultura giuridica conservatrice in America. Se la giustizia diventa uno spettacolo

Ve la immaginate una commedia teatrale dedicata alle avventure costituzionali di Giuliano Amato? E cosa direste se per strada incrociaste gente che, anziché con la maglia di Totti, va in giro col profilo del «dottor Sottile» stampato su una t-shirt o sulla tazza del caffè? Vi siete mai imbattuti in qualcuno che ha la chioma bianca di Sergio Mattarella tatuata su un braccio? E se ad Amato e all’ex giudice appena eletto capo dello Stato fosse dedicato un musical costruito come un’opera buffa?
Stranezze prive di senso, direte voi. Eppure è esattamente quello che succede negli Stati Uniti dove oggi a Washington debutta The Originalist, una commedia nella quale il protagonista assoluto è Antonin Scalia, il 78enne giudice costituzionale considerato l’architrave vivente della cultura giuridica conservatrice in America. A luglio, poi, toccherà a Scalia/Ginzburg, opera comica dedicata, appunto, al magistrato della destra integralista e a Ruth Bader Ginzburg (semplicemente RBG per i suoi molti fan), quell’ 81enne magrissima, ripresa sempre nel suo grembiule nero, che è la decana dei giudici costituzionali progressisti. È quella donna minuta ripresa in mondovisione, addormentata in prima fila mentre Barack Obama pronunciava il suo discorso sullo Stato dell’Unione. Una vecchietta inoffensiva, da rottamare? Macché: combatte le battaglie civili alla Corte Suprema con l’energia di una ragazzina e con la faccia tosta esibita davanti ai cronisti che le chiedevano conto dell’inopportuna pennichella: «Che volete, avevamo cenato prima di andare a sentire il presidente, il vino era ottimo. Diciamo che non ero totalmente sobria».
   Un mito. Ma Ruth lo era già prima: il merchandising del suo logo va alla grande da anni, così come il tatuaggio del suo volto. E ci sono donne che usano la toga-grembiule della Ginzburg come costume per Halloween. A differenza di quelli italiani, i giudici costituzionali americani non diventeranno mai presidenti della Repubblica né capi del governo (che poi negli Usa sono la stessa persona). Ma possono trasformarsi in icone culturali delle correnti più varie, dal pop all’integralismo religioso. Per la forte personalità di alcuni di loro: arguti, sarcastici, un po’ istrioni. Ma anche perché negli Usa la Corte Suprema è un vero contropotere capace di entrare nella vita della gente. Prende decisioni finali su materie anche sociali delicatissime, altrove riservate ai parlamenti: dall’aborto alla riforma sanitaria di Obama, alle nozze gay.