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 2015  febbraio 02 Lunedì calendario

E la badante di Berlusconi, Maria Rosaria Rossi, alla fine si sfoga: «Siamo stati troppo ingenui, Renzi invece è stato incoerente. Il Patto del Nazareno è solo sospeso. Verdini e Letta ammettano subito il loro fallimento. Fitto vuole azzerare tutto? Ben vengano i cambiamenti in Forza Italia»

«Il patto del Nazareno è sospeso». Ma non si rompe qui. Ora tocca «a Renzi fare la prima mossa, se vorrà». Maria Rosaria Rossi, consigliere, braccio destro di Silvio Berlusconi, si gode un giorno di relax nella casa romana dopo la full immersion parlamentare sul Colle. Nulla sarà più come prima, racconta, nei rapporti col premier ma anche dentro il partito. Nel mirino Verdini e Letta. Il senatore toscano, soprattutto, che ha «fallito» senza essersene assunto la responsabilità.
Senatrice Rossi, siete additati come i grandi sconfitti della partita per il Quirinale. Cosa vi rimproverate?
«Ci rimproveriamo di aver continuato a dare fiducia al premier nonostante della sua incoerenza avessimo avuto prova più volte in questi mesi. Ed è un’inaccettabile ingenuità da parte di chi si è assunto la responsabilità di trattare politicamente con Renzi per conto di Forza Italia. Detto questo, parlare di sconfitta è sbagliato. È un’occasione perduta per il Paese: quella di avere un presidente della Repubblica condiviso da tutte le forze politiche».
Il vostro giudizio sui nove anni di Napolitano è negativo. Che vi aspettate da Mattarella?
«La speranza è che sia un settennato in discontinuità col precedente, di cui le confermo il mio giudizio negativo. Mi auguro che il presidente Mattarella sappia essere davvero super partes e che non sia condizionato da sovrastrutture ideologiche. Abbiamo veramente bisogno, in questo momento, di un vero garante. Giusto e onesto, senza pregiudizi e senza personalismi. Ne approfitto per augurargli un buon lavoro».
Come la mettete con i 40, forse 50 “franchi soccorritori” in Fi?
«Sarei prudente nel fare conteggi sul voto segreto di oltre mille persone. Non mi risultano affatto 40-50 franchi tiratori. Era fisiologico che qualcuno ritenesse di dare il suo voto a Mattarella, anche tra i nostri. Il resto sono solo ipotesi strumentali a partite interne che piacciono più a voi che a chi fa politica seriamente».
Che ne sarà ora del patto del Nazareno, delle riforme già avviate?
«Ad oggi, il patto del Nazareno è sospeso, e non certo per volontà nostra ma per una decisione unilaterale del presidente del Consiglio, che ha ritenuto di interrompere il percorso di condivisione per l’elezione del presidente, probabilmente perché convinto di poter fare a meno di noi. Spetterà ora a lui e al suo partito fare la prossima mossa. Renzi spieghi agli Italiani come intende procedere. Noi, comunque, continueremo ad essere responsabili, come sempre lo siamo stati».
Lei ha parlato del “duo tragico”, alludendo a Verdini e Letta. Hanno fallito loro due? Con loro rapporto chiuso?
«Di fronte a questi risultati mi sembra chiarissimo il fallimento e devo dire che mi sarei aspettata, soprattutto da parte di Denis Verdini, una presa di responsabilità pubblica di questo fallimento, e non invece il tentativo di attribuire o far attribuire ad altri colpe che non hanno».
Fitto invoca l’azzeramento dei vertici del partito e dei gruppi. Come risponde? Sarà accontentato?
«Azzerare è un termine che a me non piace. Venti anni di storia e di successi di Silvio Berlusconi non si azzerano. Ma ben vengano i cambiamenti, non dobbiamo temerli, a qualsiasi livello, purché si facciano senza rancori né pregiudizi. Sono convinta che il nostro leader troverà la sintesi delle diverse esigenze per rilanciare una nuova Forza Italia, che sia pronta a vincere per riportare il centrodestra alla guida del Paese».
Alfano, nonostante il dietrofront, confida nel dialogo ripreso con Berlusconi. Fa bene? O quanto avvenuto costituisce una seconda delusione?
«Penso che il presidente Berlusconi, per carattere, non chiuda mai le porte in faccia a nessuno, la sua pazienza non ha limiti, purtroppo, e nemmeno la sua speranza che nella vita chiunque possa migliorare».
Le regionali sono alle porte. Vi presenterete con Lega e Ncd?
«Non saprei dirlo adesso. Dico solo che uniti possiamo sconfiggere quella sinistra che cambia nome e leader ma rimane antropologicamente diversa da noi e un danno per l’Italia».