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 2015  febbraio 02 Lunedì calendario

Dopo Berlusconi e Monti ora Giuliano Cazzola lascia anche Alfano. «Non è possibile darla sempre vinta a quel ragazzotto: e poi il nuovo presidente non ha la statura internazionale necessaria. Ho 74 anni, posso benissimo non fare più nulla»

È stato parlamentare del Pdl dal 2008, poi ha seguito Monti in Scelta civica, quindi Alfano in Ncd. E ora lascia Ncd. Il professor Giuliano Cazzola, esperto di diritto del lavoro e un passato nella Cgil, in politica non trova pace: «In realtà sono fedele: sono stato nel Psi per trent’anni». La ragione della rottura con Ncd è l’elezione di Mattarella: «Non è possibile darla sempre vinta a quel ragazzotto di Renzi: e poi il nuovo presidente non ha la statura internazionale necessaria». E ora? «Ho 74 anni, posso benissimo non fare più nulla». Ma Cazzola dice che il premier è un «pericolo», che su legge elettorale e Senato c’è una «svolta autoritaria». E quindi non sembra volersi mettere a riposo. «Aborro la Lega e Grillo. Magari Corrado Passera e la sua Italia unica: almeno dice cose fuori dal coro pro-Renzi». Un altro partito? «Io non chiamo nessuno, non ho tornaconti da cercare. In fin dei conti, in questi anni, ho solo seguito un’idea». Che il professore bolognese sintetizza così: «Europa, rigore, nessuno spazio ai populismi. Per intenderci, a me piace la signora Merkel, mica Tsipras». E non bastava Ncd? «È sconcertante quello che è stato consentito a quel giocatore di poker di Renzi. Io, alla mia età, non ci sto più».