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 2015  gennaio 29 Giovedì calendario

Un altro anno di Motomondiale per Valentino Rossi, caricatissimo alla presentazione della sua nuova Yamaha M1. «Io voglio ancora vincere, sogno la Decima, come il Real»

Obbiettivo decimo sigillo. Senza alcun bisogno di nascondere le proprie ambizioni. E pazienza se l’anagrafe dice trentasei anni da compiere il prossimo 16 febbraio, perché Valentino Rossi ha dimostrato che l’età, specie se nelle gare di MotoGp ti diverti ancora come un esordiente, è del tutto relativa e nel suo caso anche priva di correlazioni con le performance. «Questo inverno mi sono allenato duramente, sto bene, mi sento in grande forma: sono come il Real Madrid e punto alla Decima – racconta il Dottore da Madrid, dove insieme a Lorenzo ed a tutte le alte cariche Yamaha Racing, ha presentato la nuova moto da gara – ma i nostri rivali sono forti, bisognerà fare un altro passo avanti e sono davvero curioso di provare per la prima volta la versione definitiva della M1 2015».
SUBITO NEL MIRINO
I rivali sono soprattutto Marquez – campione in carica per il secondo anno consecutivo – e la sua Honda. E non è del tutto chiaro se “i passi avanti” del marchigiano siano un riferimento ai propri limiti oppure a quelli del prototipo Yamaha. Che ha sicuramente concluso la stagione 2014 in netta ascesa senza però ricucire tutto il gap che la separava dalla Hr. I primi giorni di test in Malesia (in programma dal 4 al 7 febbraio, ndc) offriranno le prime delucidazioni sugli equilibri in campo e sullo stato psico-fisico dei piloti. «Per quanto mi riguarda metto Marc e Jorge allo stesso livello – prosegue Valentino – e sarà importantissimo essere vicino ai primi dal pronti via». L’opposto di quel che fece Lorenzo in Qatar e Austin accumulando, dall’incipit, un distacco difficilmente recuperabile quando a dettare il ritmo c’è un prodigio del motociclismo come il “Cabroncito”: «Ho imparato dagli errori, non mi sono mai allenato così tanto e voglio finire sempre sul podio, poi vedremo dove sarò alla fine – puntualizza Jorge, che aggiunge – siccome il futuro è imprevedibile ed è difficile fare classifiche dei miei rivali, voglio concentrarmi soprattutto sul come migliorare”.
LO SPARRING PARTNER
Forte nello spirito dal secondo posto ottenuto nel 2014 e muscolarmente tonico da continue sessioni di palestra e “dirt-track” nel suo Motor Ranch di Tavullia (tutte rigorosamente condivise sui social network, ndc), Rossi parla anche dei risvolti positivi nell’avere un martello come Lorenzo nel box a fianco: «Insieme formiamo un grande team ed abbiamo una lunga relazione scandita da tanti podi, vittorie e durissime battaglie. Per me Lorenzo è una motivazione e cercare di batterlo mi aiuta a stare ad alti livelli. Siamo sicuramente grandi rivali ma possiamo lavorare assieme per migliorare la moto». Dove ai tanti sponsor si è appena aggiunto il logo Abarth. Brand che come Valentino ha le corse e la competizione nel DNA. «La presentazione della M1 – e questa è bellissima – è sempre un momento molto speciale ed emozionante. Vedo per le prime volte i nuovi colori e le nuove linee – spiega the Doctor con gli occhi carichi di speranze – e questo significa che la stagione sta per iniziare». Valentino utilizza l’aggettivo “gigante” per spiegare quanta voglia ha di accendere la M1 e spostare l’asticella di ciò che è possibile fare alle ventesima stagione nel Motomondiale.