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 2015  gennaio 16 Venerdì calendario

Carlos Slim raddoppia la sua quota nel New York Times e ne diventa il maggiore azionista individuale. Il magnate messicano, al secondo posto della classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo, è salito nell’azionariato del quotidiano più influente del mondo esercitando titoli speciali che aveva ottenuto nel 2009

Carlos Slim raddoppia la sua quota nel New York Times e ne diventa il maggiore azionista individuale. Il magnate messicano, che grazie all’impero costruito nelle telecomunicazioni con America Movil staziona al secondo posto della classifica di Forbes degli uomini più ricchi del mondo, è salito nell’azionariato del quotidiano più influente del mondo esercitando titoli speciali (warrant) che aveva ottenuto nel 2009. Accreditato di una ricchezza di quasi 73 miliardi di dollari (meglio di lui è messo solo Bill Gates, con i suoi 80 miliardi), Slim ha così acquistato 15,9 milioni di titoli di classe “a”, a un prezzo di 6,36 dollari ognuno e per un valore totale di poco più di 101 milioni di dollari. Le azioni di classe a sono diverse da quelle di classe “b”: queste ultime si trovano per il 90% nel portafoglio della famiglia Sulzberger, che da generazioni ha in mano la proprietà e il controllo editoriale del giornale. I titolari delle azioni di classe b eleggono il 70% dei membri del consiglio di amministrazione del New York Times. Nel 2008, Slim aveva prestato alla società, che attraversava una fase di difficoltà finanziaria, 250 milioni di dollari a un tasso di interesse del 14 per cento. Il prestito è stato rimborsato nel 2011, ma il magnate messicano, grazie a quell’operazione, aveva ottenuto dei warrant, ossia dei titoli che conferiscono il diritto di diventare azionisti in un secondo momento. Ora, con l’esercizio di questi strumenti, Slim, tra l’altro da poco diventato sponsor della Ferrari, detiene 27,8 milioni di azioni, corrispondenti al 16,8% del capitale del New York Times. Prima di salire nell’azionariato, Slim aveva in portafoglio l’8%, vale a dire meno del 9,5% detenuto dal fondo Fairpointe Capital, altro grande socio del quotidiano.