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 2014  dicembre 16 Martedì calendario

A Sidney un uomo tiene in ostaggio diaciassette persone per tutto il giorno • Una truffa sul carburante ai danni dello Stato • Giulietto Chiesa cacciato dall’Estonia • Renzi candida Roma per le Olimpiadi del 2024 • Quanto costa organizzare un’Olimpiade • Visitatori di musei spiati dalle telecamere • Gli italiani fanno la fila dal sessuologo


Sidney A Sidney, alle 9.45 di ieri (mezzanotte e 45 in Italia), un uomo armato è entrato in una cioccolateria della Lindt a Martin Place, nel cuore della città, a poco più di un chilometro dall’Opera House, e ha preso in ostaggio il personale e i clienti (in tutto 17 persone). Le prime immagini hanno mostrato due donne con le mani alzate, costrette ad esibire dalla vetrina del locale una bandiera nera, con la scritta bianca: «Non c’è altro dio all’infuori di Allah e Maometto è il suo profeta». Le immagini trasmesse dalla tv a ritmo continuo hanno mostrato gli agenti, pesantemente armati, appostati intorno al locale, le strade e i palazzi del centro evacuati, la corsa spaventata degli ostaggi riusciti a fuggire, le mani alzate appoggiate alle vetrine degli altri, l’uomo armato che si spostava all’interno della cioccolateria, facendosi scudo con i prigionieri. Gli ostaggi sono stati più volte costretti a contattare i media locali e a parlare, anche in un video girato all’interno della cioccolateria, di bombe nascoste nel locale e nel centro città, avanzando richieste a nome del loro rapitore. Tra queste, quella di parlare con il primo ministro Tony Abbott e di avere una bandiera dello Stato Islamico. Dopo sedici ore, seguite minuto per minuto in diretta, con il buio è scattata l’irruzione della polizia tra spari ed esplosioni. Alla fine si sono contati tre morti (tra cui l’attentatore) e quattro feriti. L’attentatore si chiamava Man Haron Monis, predicatore iraniano di 50 anni, qualche problema con la giustizia, che sul suo sito si paragonava a Julian Assange, fondatore di Wikileaks, sostenendo di essere perseguitato per motivi politici. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Monis Man Haron Monis nel 2001 dichiarò di essere fuggito dall’Iran dove secondo lui aveva lasciato moglie e figli «tenuti in ostaggio dal regime». Poi è stato incriminato per il suo ruolo nell’uccisione dell’ex-moglie (ieri era in libertà provvisoria, su cauzione). Durante l’istruttoria disse: «È un processo politico». Sostenne di essere stato torturato in carcere. Altri precedenti con la giustizia: denunce per molestie sessuali da parte delle sue clienti (in passato infatti aveva esercitato come «guru esperto in meditazione, magia nera, astrologia»).

Carburante Emesso un ordine d’arresto contro Massimo Perazza (già implicato nell’inchiesta Mafia Capitale) e cinque sospetti complici, fra cui tre appartenenti alla Marina Militare, per associazione per delinquere finalizzata a truffe e frodi ai danni dello Stato. L’accusa è di aver messo in piedi un sistema che avrebbe fruttato oltre cinque milioni di guadagni illeciti grazie a false forniture di carburante alla Marina italiana. In pratica, tra il 2012 e il 2014 sono state contabilizzate forniture per oltre 9 tonnellate di gasolio, pagate e mai consegnate. Sarebbero dovute servire a far viaggiare le navi militari, ma quel carburante non è mai arrivato a destinazione, né nessuno ne ha mai reclamato la necessità. Formalmente risultano dieci consegne al porto di Augusta, in provincia di Siracusa, avvenute attraverso la nave petroliera Victory, che stando alle notizie pubblicate sui siti web sarebbe addirittura naufragata il 22 settembre 2013, cioè prima di alcune delle sospette forniture. Massimo Perazza è considerato uno degli organizzatori della truffa, in qualità di amministratore unico della Global Chemical Broker srl che ha operato in Italia per conto della società danese O. W. Supply, con la quale la Marina Militare ha stipulato i contratti per l’approvvigionamento di gasolio: sia quello regolarmente consegnato su altre due imbarcazioni, sia quello mai arrivato con la nave fantasma Victory. A seguito dell’ordine d’arresto, Perazza è ora ricercato: sembra che si sia rifugiato in qualche Paese del continente americano.

Estonia Giulietto Chiesa, giornalista ed ex europarlamentare, è stato fermato in Estonia da dove il governo lo vuole espellere perché lo considera strumento della propaganda russa. Chiesa è stato fermato nell’albergo Meriton dove doveva tenere una conferenza organizzata dal centro Impressum, che i servizi segreti estoni hanno etichettato come longa manus della disinformazione di Mosca nei paesi baltici.

Olimpiadi/1 Renzi ha detto che Roma si candida per ospitare le Olimpiadi del 2024: «Il nostro paese sembra rassegnato, sembra aver ridotto le sue ambizioni. Ma, seguendo l’esempio dello sport, è inaccettabile che non ci si provi: l’Italia è in condizione di vincere l’oro, se i problemi ci sono vanno affrontati, non devono impedirci di sognare». Il nuovo modello è l’Olimpiade itinerante, Renzi cita ufficialmente solo «Firenze, Napoli e la Sardegna», c’è chi sogna un allargamento anche a Milano, Torino, Catania. Critici Lega, M5S, la sinistra Pd. Malagò non esclude un referendum tra i cittadini per sondare l’opinione pubblica, ma «ci sono già privati pronti a investire». La prima cosa che si farà è mettere in piedi il comitato promotore, a cominciare dal presidente (si fanno i nomi di Luca Cordero di Montezemolo, Corrado Passera o Franco Frattini).

Olimpiadi/2 Per le Olimpiadi di Londra sono stati spesi 8,9 miliardidi sterline, 377 milioni in meno di quanto inizialmente preventivato (ma nel 2005, quando la Gran Bretagna vinse l’assegnazione dei giochi, la stima di spesa si fermava a 2,37 miliardi di sterline). Secondo uno studio di Bent Flyvbjerg e Allison Stewart della Università di Oxford, lo scarto fu del 101%, più dell’86% di Torino, niente rispetto al 147% di maggiori costi ad Atalanta, o al 417% di Barcellona. L’edizione di Los Angeles nel 1984 fu finanziata fino all’ultimo centesimo da investitori privati e si concluse con un attivo di 250 milioni di dollari. Scrive Alex Barbera sulla Sta: «Il successo fu costruito da un manager della lega pro di baseball, Peter Ueberroth, e gli valse il titolo di uomo dell’anno sulla rivista Time. Ueberroth fece essenzialmente tre cose: evitò la costruzione di stadi inutili, utilizzando al meglio quelli che già c’erano. Trattò duramente la cessione dei diritti televisivi alla Abc, che vendette per 225 milioni di dollari (basti dire che otto anni prima, a Montreal, gli stessi diritti erano stati venduti per meno di un decimo). Infine spinse al massimo perché i soldi arrivassero tutti dagli sponsor. Per un Paese ad alto debito come l’Italia una esperienza da studiare e imitare».

Telecamere Negli Stati Uniti i più grandi musei stanno mettendo telecamere per spiare le reazioni dei visitatori: vogliono capire cosa interessa di più al pubblico per modulare le loro mostre e, magari, modificare l’offerta di imitazioni vendute nei negozi del museo. Sistemi simili sono già usati nei supermercati per studiare il volto degli acquirenti e capire perché un prodotto viene preferito a un altro (Gaggi, Cds).

Sessuologia Negli ultimi cinque anni è cresciuto del 5% il numero degli italiani che si rivolgono ai sessuologi (1.500 in Italia). In aumento i disturbi lamentati: +40% nel calo di desiderio tra gli uomini, più 25% nel vaginismo tra le donne. Su 16 milioni di italiani che potrebbero soffrire di un disturbo sessuale, almeno 80.000 sono le coppie a rischio di rottura per problemi irrisolti in camera da letto, mentre i matrimoni non consumati sono 20.000 e la mancanza di un’attività sessuale giudicata da entrambi soddisfacente è all’origine di un quinto delle separazioni legali (Schiavazzi, Rep).

(a cura di Daria Egidi)