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 2014  novembre 25 Martedì calendario

Il sistema Italia ieri è arrivato in Vietnam. Una missione di tre giorni per parlare di meccanica, agroalimentare, rinnovabili e infrastrutture tra i settori più interessanti

Un centro di sviluppo tecnologico, collegato all’università tessile locale, dove gli studenti studieranno su macchinari italiani. Una premessa importante per creare le condizioni di un aumento dell’export. E poi occasioni di business che vanno dalle joint-venture tra Pmi alla possibilità di partecipare alle gare per le infrastrutture, tra cui i quasi 10 chilometri di metropolitana nella città di Hanoi.
Il sistema Italia ieri è arrivato in Vietnam, per una missione di tre giorni: prima Hanoi, ieri ed oggi, con il Forum istituzionale, gli incontri faccia a faccia tra imprese e alcuni seminari di approfondimento tematici, domani Hochiminh City, per incontrare le autorità locali e proseguire con gli appuntamenti BtoB (più di 400 nelle due tappe). Più 120 partecipanti, per oltre 65 tra imprese, associazioni e gruppi bancari, focalizzata su alcuni settori in particolare: meccanica-meccanica strumentale; energia ed energie rinnovabili; medicale e biomedicale; infrastrutture e connettività. Ad organizzare la missione, guidata dal sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, sono stati appunto il Mae, il ministero dello Sviluppo, Confindustria, Agenzia-Ice, Abi, Rete Imprese Italia, Unioncamere e la Conferenza delle Regioni, con la collaborazione delle ambasciate dei due paesi. Tra le presenze vietnamite, Dang Huy Dong, deputy minister per la programmazione d egli investimenti.
Intanto già si guarda ai passi successivi: Confindustria in particolare ha stretto contatti per allargare la delegazione vietnamita che potrà arrivare a Milano per l’Expo il prossimo anno, per estendere il raggio oltre il focus dell’agroalimentare e creare maggiori occasioni di collaborazione. La presidente di Acimit, Raffaella Carabelli, (macchinari tessili) che interverrà oggi al seminario sulla meccanica, sta già pensando ad una prossima missione con gli associati per dare operatività ai colloqui di questi giorni: «il mio arrivo qui ad Hanoi – spiega la Carabelli – è stato preparato da una serie di check up tecnologici».
Sullo sfondo, traguardo importante che si potrebbe raggiungere entro i primi sei mesi del 2015, l’accordo di libero scambio tra Ue e Vietnam. «L’Italia è ancora molto poco presente in tutta l’area Asean, l’Associazione dei paesi del Sud Est Asiatico, un sistema molto dinamico con 500 milioni di abitanti e una crescita forte, che nel 2015 raggiungerà un’unione doganale», ha detto al Forum istituzionale il presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti. «Il Vietnam – ha aggiunto – è un’ottima base per espandersi in questa Regione. In particolare è un paese interessante che ha fatto un grande lavoro sull’attrazione degli investimenti, ha un ottimo programma di zone economiche speciali, parchi industriali e una legislazione fiscale molto favorevole. Inoltre ha buoni strumenti di supporto finanziari da parte della Banca Mondiale e dell’Asia Development Bank».
Gli spazi ci sono: «hanno bisogno di tutto, di macchinari più efficienti, ridurre i consumi elettrici, realizzare produzioni più flessibili», dice la presidente di Acimit. Comunque nel settore dei macchinari tessili, aggiunge, l’Italia è il primo paese esportatore europeo. E il trend è positivo: i primi sei mesi del 2014 hanno già raggiunto la quota di 15 milioni di euro, cioè il totale del 2013. «Con la nascita del centro tecnologico vogliamo mantenere questa leadership e rafforzarla».
Per le imprese, ha detto Guido Rosa, vice presidente dell’Abi, c’è un plafond messo a disposizione di 800 milioni di euro, già stanziati dalle banche, per finanziare investimenti ed export. È ancora disponibile per il 60 per cento. La Sace inoltre ha firmato un accordo di collaborazione con Vietinbank, la seconda banca commerciale vietnamita. Un volano importante sarà l’accordo di libero scambio Ue-Vietnam. Tra i problemi, spiega Alessia Mosca, che segue l’argomento a livello Ue per il gruppo dei socialisti democratici, c’è la questione degli appalti pubblici, dove è difficile partecipare perché le aziende locali sono molte a partecipazione statale. Sono stati fatti molti passi avanti sulla riduzione dei dazi sulle bevande alcooliche, mentre un punto delicato è l’apertura della Ue all’export vietnamita. Si tratta, aggiunge la Mosca, di trovare un equilibrio e compensazioni adeguate, e in questa chiave un tema fondamentale è lo sviluppo sostenibile, cioè la difesa dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente.