Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Ebola Un medico cinquantenne è il primo italiano contagiato dall’ebola. Era partito per Freetown, in Sierra Leone, il 18 ottobre, per una missione di 11 settimane con Emergency. Domenica un leggero episodio febbrile: ha fatto i test che hanno confermato la positività al virus. È tornato in Italia con un aereo dell’Aeronautica militare e poi un’ambulanza speciale l’ha portato all’ospedale di Roma “Lazzaro Spallanzani”, Istituto nazionale delle malattie infettive, di cui è direttore scientifico l’epidemiologo Giuseppe Ippolito. Sarà curato in una stanza speciale ad altissima sicurezza. Il medico rimpatriato non tocca oggetti, non ha contatti diretti con il personale di assistenza e non può portare con sé neppure il cellulare. Sarà disteso su una barella avvolta nel cellophane, una specie di grande sacco che impedisce ogni tipo di contaminazione .

Voto Nelle elezioni regionali di domenica, il Pd in Emilia Romagna è sceso da 1,2 milioni di voti delle Europee a poco più di 500mila. L’affluenza è stata del 37,7%. I democratici segnano un calo consistente anche in Calabria: sulla carta quasi l’80% dei voti in meno rispetto a maggio, ma bisogna considerare che, accanto a quella del Pd, a raccogliere consensi c’erano diverse liste che sostenevano Oliverio. L’Istituto Cattaneo ha mostrato un’emorragia di voti Pd verso l’astensione, sotto il peso degli scandali dei rimborsi ai consiglieri, e dello scontro tra governo e sinistra pd (e sindacati). Il tracollo dei Cinque Stelle appare ancora più impressionante: il Movimento di Grillo, senza la spinta del leader, perde due elettori su tre in Emilia, tre su quattro in Calabria, rispetto alle Europee. Tra gli elettori M5S a Parma per le Europee, il 69% non è andato alle urne. A raddoppiare i consensi, guadagnando rispetto alle Europee quasi 120mila voti, è la Lega (che ha corso solo in Emilia-Romagna): oltre 30mila voti li ha presi al Pd, altrettanti al M5S, tutti gli altri da Forza Italia (Benedetto, Cds).

Forza Italia I voti di Forza Italia: 100.478 in Emilia (neanche il 9%), 95.935 in Calabria (sotto i 200mila in totale). Dati questi numeri, Raffaele Fitto e decine di parlamentari con lui invocano l’«azzeramento di tutte le nomine», vogliono radere al suolo e rifondare il partito. Altri, da Brunetta a Minzolini, vorrebbero vedere stracciato il patto del Nazareno (che in effetti scricchiola di nuovo). Berlusconi, per il crollo dei suo partito, individua tre cause: l’astensionismo, il suo status di «prigioniero politico» che gli ha impedito di fare campagna elettorale, il patto del Nazareno («Sapevo che avrebbe avuto un costo e che a breve lo avremmo pagato, ma non sarebbe onesto se ora ci tirassimo indietro»). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Pentagono Chuck Hagel, capo del Pentagono, ex senatore del Nebraska, unico ministro repubblicano del gabinetto di Obama, ha rassegnato le dimissioni. Hagel era stato invitato a dare le dimissioni dopo che il suo rapporto con i collaboratori di Obama si era deteriorato. Susan Rice, la National Security Adviser di Obama, si scontrava sempre più spesso con Hagel. Per il Pentagono, invece, il segretario alla Difesa è caduto vittima di un vizio di Obama: il micro management, ovvero il voler decidere nei dettagli anche ciò che sarebbe di competenza dei singoli dicasteri.

Erdogan «Non esiste l’uguaglianza tra uomini e donne, piuttosto si può parlare di equivalenza. Gli uomini e le donne non possono ricoprire le stesse posizioni. Questo è contro natura perché sono diversi per indole e costituzione fisica. Per esempio nel mondo del lavoro non si possono imporre le stesse condizioni a una donna incinta e a un uomo. Non si può dire a una donna: prendi una vanga e scava tutto il giorno» (Recep Tayyip Erdogan).

Donne In Turchia dal 2009 al 2012 sono state 666 le donne uccise da mariti e familiari e i reati di natura sessuale sono aumentati del 400% negli ultimi 10 anni.

Corsivo Esperimento con 400 bambini delle elementari: scrivere, per 15 minuti algiorno, brevi testi e pensieri di poche righe, utilizzando solo il corsivo. Dopo quattro mesi si è notato un miglioramento della richezza del linguaggio, nella struttura della frase, nell’ortografia. Spiega il pedagogista Benedetto Vertecchi: «È ormai evidente che alla diminuzione della capacità di scrittura corrisponda una minore coordinazione tra pensiero e azione. Ma anche un peggioramento nell’organizzazione del discorso, un impoverimento del linguaggio e della memoria» (De Luca e Scalise, Rep).

(a cura di Daria Egidi)