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 2014  novembre 04 Martedì calendario

La Juve e Olympiacos, la vittoria della Lazio e la brutta giornata del Milan. Intanto il Carpi trionfa in Serie B e, in Inghilterra il calcio femminile batte quello maschile. E poi quei 2.323 arbitri aggrediti durante le partite

Alla Juventus non resta che vincere
Questa sera alla Juventus non resta che vincere contro l’Olympiacos per riagganciarlo in classifica dopo la sconfitta di Atene (1-0) e possibilmente superarlo, battendolo con due gol di scarto. La squadra di Allegri avrà poi la trasferta di Malmoe e l’Atletico Madrid in casa e può ancora puntare al primo posto in un girone molto equilibrato [Tomaselli, Cds]. Allegri: «Bisogna rimanere sereni e dare troppo peso a ciò che si dice all’esterno, che la Juve non ha il dna internazionale, che ha il complesso europeo - ha esordito il tecnico - La verità è che la Juve ha giocato tante finali, ma ne ha vinte poche. Servirà tanta concentrazione e pazienza, non farsi prendere dall’ansia, fare un buon calcio e dare grande intensità. In 95 minuti ci giochiamo quasi sicuramente il passaggio del turno. Sarà obbligatorio vincere, magari con due gol di scarto, sarebbe importante per gli scontri diretti. Ma intanto vinciamo e non sarà semplice» [Mess].
 
La Lazio è terza in classifica
Ieri la Lazio ha battuto il Cagliari 4-2. Cardone su Repubblica: «Fa impressione vedere una squadra che batte Zeman, anche se con brivido finale, utilizzando le sue armi: la difesa alta, il pressing feroce, l’aggressività costante, il gioco verticale e frenetico. È la Lazio di Pioli, una delle realtà più belle del campionato. Con questo successo sul Cagliari (4-2), i biancocelesti agganciano la Samp al terzo posto e riducono a tre punticini il distacco dalla Roma seconda in classifica.

Brutta giornata per il Milan

La decima giornata è stata un tormento. Milano sprofonda, lontana dai sogni e dall’Europa, dalla Juve regina, ma anche dalle romane e dalle genovesi, persino dal Napoli contraddittorio di questo inizio stagione. Il Milan ha messo insieme 10 punti nelle ultime 8 partite con 2 sconfitte, l’Inter 9 con 3 passi falsi. I milanisti hanno fischiato la squadra senza capo né coda che è stata umiliata dal Palermo; gli interisti hanno assistito pietrificati alla batosta contro il Parma che aveva perso le ultime 6. Come si può cadere tanto in basso? I siciliani non avevano mai vinto in trasferta, gli emiliani stavano per esonerare Donadoni. Milano è come un pallone sgonfio, anche i tifosi si stanno allontanando. E fra tre domeniche, dopo Italia-Croazia, c’è il derby che rischia di essere uno tra i più poveri della storia [Bocci, Cds]. Domenica sera col Palermo il Meazza era semivuoto e fischiante [Currò, Rep].

I prezzi sono stracciati (da 10 a 20 euro, 1 euro gli abbonati), le premesse scoraggianti. Non funziona l’intrattenimento prepartita del conduttore Bossari: col Palermo sono entrate dai tornelli poco più di 20 mila persone, meno della somma tra paganti (8.867) e abbonati disillusi (19.405, minimo storico dell’era Berlusconi, appena 7 mila in più del Cesena e 8 mila in più del Bari in serie B). Sono cifre da metà classifica, sotto gli abbonamenti di Juve, Inter, Roma e Fiorentina e con Samp, Lazio, Genoa e Verona incalzanti, mentre il Napoli recupera paganti [Currò, Rep].

Intanto sulla Gazzetta della Sport Giuliano Pisapia il sindaco di Milano afferma che anche se «i tifosi sono delusi, Inter e Milan non vanno abbandonate».

Domani sera Silvio Berlusconi, che segnalano arrabbiato, sarà a San Siro per assistere al Trofeo Berlusconi (contro il San Lorenzo). Impegno che non aiuta Inzaghi, il quale potrà sì provare i meno impiegati (Mastour, Niang, Van Ginkel), ma deve evitare figuracce [Ravelli, Cds]
 
Il Carpi e la Serie B
Dodici giornate di campionato e la serie B ha una sola capolista. Il Carpi, dopo il quarto successo consecutivo (record per il club), guida il gruppo con 2 punti di vantaggio sul Frosinone e 3 su Bologna, Livorno e Trapani. Sabato, tutti allo stadio « Dall’Ara», per il derby con i rossoblù. Una trasferta di 61 km che è anche un appuntamento con la storia [Monti, Cds].
Carpi, 69.791 abitanti, è terra di importanti uomini di sport, oltreché la città di Ciro Menotti. Dorando Pietri, l’eroe della maratona olimpica di Londra 1908, era nato a Correggio (provincia di Reggio Emilia, 16 ottobre 1985), ma nel 1897 il padre, Desiderio, aveva aperto un negozio di frutta e verdura a Carpi (provincia di Modena, 10 km di distanza), dove si era trasferito con la moglie e i quattro figli e lì Dorando, garzone in una pasticceria, aveva cominciato a correre. A Carpi, era nato Amleto Frignani (1° marzo 1932), che il Milan aveva acquistato nel 1951 dalla Reggiana: è stato il primo marcatore italiano della storia della Coppa dei Campioni, avendo segnato il gol dell’1-1 in Milan-Saarbrucken 3-4 (15’ p.t., 1° novembre 1955). A Carpi è nato Greg Paltrinieri (5 settembre 1994), campione europeo dei 1.500 s.l. a Debrecen nel 2012 e a Berlino 2014  [Monti, Cds].
La nazionale femminile inglese batte quella maschile a suon di spettatori
La prima volta nella storia del calcio inglese, la nazionale femminile ha disputato una partita davanti a un numero di spettatori superiore a quelli della controparte maschile. Inghilterra- Germania femminile, giocata il 23 ottobre a Wembley aveva più di 45.000 spettatori.
 
Rientri e infortuni
Domenica Kevin Strootman torna in campo con la Primavera che, per l’occasione, lascerà il sintetico dell’Agostino Di Bartolomei e giocherà sull’erba del Testaccio: questo per non sforzare troppo il ginocchio di Kevin. «Voglio riprendere a giocare molto presto» [Carina, Mess]. Invece, Federico Bernardeschi, attaccante della Fiorentina e dell’Under 21, durante l’allenamento di ieri, si è procurato una frattura scomposta del malleolo esterno. Oggi sarà operato, incerti i tempi di recupero ma già si parla di tre mesi.
Arbitri, le aggressioni e l’appello di Collina
Nelle Stagioni 2009-2013 si sono contati 2.323 episodi di violenza contro gli arbitri. In quella 2013-2014, in 109 sono finiti in ospedale [Ceniti, Gds]. Pierluigi Collina: «Se io non sono mai stato picchiato è perché sono fortunato, non bravo. Il problema esiste è ora di fare qualcosa» [Collina, Gds].
Domenica Scorsa a Montesano Salentino, si giocava per il campionato Giovanissimi, in campo ragazzini di 14 e 15 anni. Il risultato era in bilico, Tricase in vantaggio 3-0 sullo Sportinsieme Sogliano, poi 3-2, una bella partita che viene però interrotta quando un padre, un cinquantenne di Corigliano d’Otranto,  raggiunge l’arbitro, che ha poco più dell’età di suo figlio, 17 anni, e lo schiaffeggia. La scena però non resta impunita. Il figlio dell’uomo scoppia in un pianto incontenibile, disperato, e chiede scusa a tutti: «Mio padre ha sbagliato, scusate tutti» [Cito Rep].