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 2014  novembre 04 Martedì calendario

Rai Way sbarca in Borsa dal 19 novembre. E forse sarà proprio la promessa di una maxi-cedola, il 100% dell’utile (30,8 milioni il risultato pro-forma del 2014), a fare la differenza

Forse sarà proprio la promessa di una maxi-cedola, il 100% dell’utile (30,8 milioni il risultato pro-forma del 2014), a fare la differenza sulla strada di Ray Way verso la Borsa. La data del debutto è fissata per il 19 novembre. E, turbolenze di mercato o no, in Borsa arriverà il 30,5% (che arriva al 34,93% con l’esercizio della greenshoe) di una società, che può permettersi anche un’offerta tutta di vendita (senza aumento di captale), visto «il basso livello di indebitamento e l’elevata generazione di cassa», ha fatto notare ieri il management nel primo giorno di Ipo. 
Una società che ha il Dna, per finire nei portafogli i investitori internazionali, «soprattutto britannici e statunitensi». Ma che ha anche il giusto mix tra «un ottimo rendimento con upside di crescita e basso rischio», ha sottolineato Andrea Mayr, responsabile investment banking di Banca Imi che coordina e dirige l’offerta con Credit Suisse e Mediobanca. Un mix adatto per investitori internazionali, compagnie assicurative e per i principali investitori italiani in un momento di scarsa propensione al rischio. Del resto sul tavolo c’è una redditività pari a circa il 50% dei ricavi.
L’ufficializzazione della data del debutto è arrivata ieri mattina in occasione della prima tappa del roadshow a Milano, durante il quale il presidente di Rai Way, Camillo Rossotto (Cfo di Rai), ha sottolineato «il buon interesse istituzionale» già registrato all’apertura dei book. Segnali «positivi» confermati anche da Mayr che, pur non dimenticando la «prudenza d’obbligo», non ha dubbi su un’operazione di quotazione «diversa dalle altre» con «margini di incertezza contenuti» e con «tutte le condizioni per un esito positivo». A partire da una struttura del capitale che consentirà, non solo di distribuire dividendi, ma anche di cogliere opportunità di sviluppo in particolare nella telefonia mobile (torri Wind comprese) dove oggi RaiWay, con il "tower hosting", genera il 17% dei ricavi, ha sottolineato lo stesso Rossotto in tandem con l’ad, Stefano Ciccotti. L’offerta di vendita? «Il ricavato calcolato in 286,1 milioni sul prezzo massimo sarà destinato a investimenti sul prodotto», ha spiegato il presidente ricordando che la società proprietaria della rete di trasmissione e diffusione dei segnali televisivi e radiofonici «continuerà ad essere sotto il controllo Rai». I libri dell’Ipo verranno chiusi il 13 novembre. Il prezzo sarà fissato il giorno successivo e (tra 2,95 e 3,5 euro), ma ad oggi la valutazione è tra 800 e 950 milioni.