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 2014  settembre 18 Giovedì calendario

Il Jobs Act vuole superare l’articolo 18 • Federica Pellegrini contro Carolina Kostner • Totò, ’na muntagna ’e zuccaro • I club della lettura lenta


Articolo 18/1Il governo pone le basi per il superamento dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che disciplina i licenziamenti senza giusta causa. Il Jobs act, il disegno di legge delega sul lavoro, prevede che le nuove assunzioni a tempo indeterminato avvengano con contratti a tutele crescenti in base all’anzianità di servizio. Quindi un lavoratore neoassunto non avrà gli stessi diritti e le tutele previsti attualmente dai contratti a tempo indeterminato. Le forme di garanzie e di protezione disciplinate dal rapporto di lavoro verranno acquisite gradualmente. Per conoscere i termini di questa gradualità bisognerà attendere i decreti delegati, predisposti dal governo entro sei mesi dal via libera del Parlamento alla delega, atteso per la fine dell’anno.

Articolo 18/2 Comparso quasi per caso 45 anni fa, l’articolo 18 ha resistito a tutti gli attacchi, compresi due referendum (falliti): nel 2000, promosso dai Radicali per abrogarlo, e nel 2003 da Rifondazione comunista per estenderlo alle piccole imprese. La norma che vieta i licenziamenti senza giusta causa o giustificato motivo, non faceva parte del disegno di legge presentato il 24 giugno 1969 dall’allora ministro del Lavoro, Giacomo Brodolini, socialista, già vicesegretario della Cgil di Giuseppe Di Vittorio. In materia di reintegro nel posto di lavoro lo Statuto prevedeva solo l’articolo 10 che, richiamando l’articolo 4 della legge 604 del 1966 che stabiliva la nullità dei licenziamenti discriminatori (per ragioni di credo politico o fede religiosa, o per l’appartenenza al sindacato), aggiungeva «l’obbligo del datore di lavoro di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro». L’estensione del diritto al reintegro ai casi di licenziamento senza giusta causa e giustificato motivo fu invece il frutto dei lavori in Senato e della pressione degli avvenimenti sociali, con l’escalation degli scioperi, spesso spontanei, cioè non controllati dalle centrali sindacali. Nei mesi successivi, alla Camera, l’articolo 18 non fu messo in discussione e lo Statuto, la legge 300 del 1970 passò il 14 maggio con 217 voti favorevoli (Dc, Psu, Pri, Pli), 10 contrari e 125 astensioni: Msi, ma anche il Pci e il Psiup. I comunisti ritenevano il testo squilibrato a favore delle imprese. La legge entrò in vigore il 20 maggio (Marro, CdS).

Lavoratori «Fa’ in modo che lo Statuto dei lavoratori non diventi lo Statuto dei lavativi» (Giacomo Brodolini a Gino Giugni) (ibidem).

Doping Federica Pellegrini contro Carolina Kostner, colpevole a suo dire di aver coperto il doping del fidanzato Alex Schwazer: « Se mi fossi trovata nella situazione di Carolina Kostner avrei mollato Filippo molti mesi prima. Non avrei mai potuto rimanere con un dopato. Mi auguro che chi usa sostanze proibite venga messo dentro e buttino via la chiave. Tolleranza zero, perché noi ci facciamo un sedere così dalla mattina alla sera cercando di fare uno sport pulito, poi magari li prendono e non gli danno neanche dei mesi di sospensione. A me fa molto arrabbiare». Pellegrini è controllata di continuo dall’antidoping: anche cinque esami in un’estate.

Napoleone Totò, in una delle sue ultime recite a teatro, nelle vesti di Napoleone. Sua moglie Franca Faldini era anche lei sul palcoscenico, a pochi passi da lui, quando lo sentì sussurrare: «Non ci vedo più: è buio». Lo aveva detto con voce pacata, «poi si scaricò in una mimica frenetica che fece delirare il pubblico. Tra le ovazioni del teatro che urlava: “Totò, si’ ’na muntagna ’e zuccaro!” si avviò a intuito verso le quinte» (La Capria, CdS).

Lettura/1 Le feste della lettura di moda in alcune città statunitensi: decine di persone si ritrovano per sedersi su comode poltrone, ascoltare brani di Mozart o Beethoven, sorseggiare un calice di vino rosso e immergersi nelle pagine del romanzo preferito. Ci sono anche club virtuali di lettura lenta: gli iscritti si impegnano a leggere a casa i libri concordati e a discuterne poi tutti insieme su Facebook. Bisogna applicarsi per almeno 30-45 minuti al giorno, non di meno: non ci si immergerebbe completamente nella trama del romanzo o nella problematica del saggio. È importante spegnere telefoni e computer, si possono prendere appunti. Tutto questo, sostengono, migliora il vocabolario e la comprensione, stimola l’empatia e riduce lo stress (Zampaglione, Rep).

Lettura/2 Negli Stati Uniti tra il 2011 e il 2013 c’è stata una diminuzione dal 79 al 76% degli adulti che hanno letto almeno un libro in un anno (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)