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 2014  settembre 11 Giovedì calendario

Biografia di Luca Crovi

• Milano 24 gennaio 1968. Scrittore. Critico letterario e musicale. Scrive per il Giornale. «Se sei un giallista e non ti ha mai intervistato Luca Crovi, non conti niente» (Annarita Briganti).
• Figlio dello scrittore, giornalista ed editore Raffaele Crovi (1934-2007). «Lo chiamavo Babacarta, era coperto da montagne di cellulosa, vedevo solo i suoi occhiali e i capelli a spazzola. Fin da piccolo mi ha avvicinato al suo mondo. L’intellettuale con i baffoni con cui giocava a scopone sui Navigli era Vittorini. L’amico che visitavamo a Venezia era Moravia. La sciura che mi regalava confetti rosa Liala. Uno dei primi scrittori che pubblicò nella casa editrice Camunia, da lui fondata, era Andrea Vitali. I primi horror me li ha fatti vedere Tiziano Sclavi, che mi prese in Bonelli» (ad Annarita Briganti) [Rep 30/4/2014].
• Laureato in Filosofia con specializzazione in Storia antica all’Università Cattolica di Milano, dopo aver lavorato per le case editrici Camunia e Garzanti, è diventato redattore presso la Sergio Bonelli Editore. Contemporaneamente ha svolto l’attività di critico musicale per Italia Oggi, Il Giornale e Max.
• Ha debuttato come autore con un racconto dal titolo Bietole al forno, inserito nell’antologia Misteri (Camunia 1992), dopodiché si è dedicato allo studio delle origini e degli sviluppi della narrativa poliziesca in Italia pubblicando il saggio Delitti di carta nostra. Una storia del giallo italiano (2000) e l’antologia del brivido, curata assieme il musicista Franz Campi, L’assassino è il chitarrista (2001), entrambi per le edizioni Puntozero.
• Ha poi realizzato per Marsilio la monografia Tutti i colori del giallo (2002), libro che si è trasformato nel 2003 nella omonima trasmissione radiofonica di Radiodue, che ha condotto per nove anni.
• Molti i suoi racconti noir apparsi in varie antologie. Anche un «rock thriller in salsa olandese» scritto con Seba Pezzani, intitolato Tuttifrutti (Passigli 2004). Ultimo libro Noir. Istruzioni per l’uso (Garzanti 2013), raccolta di recensioni e di interviste – alcune immaginarie – ai protagonisti del genere.
• A proposito degli scrittori incontrati e di quelli coi quali si è talvolta scontrato: «Il più ostico è James Ellroy. Gelido, schematico, non ti guarda negli occhi, se sbagli domanda ti caccia dalla stanza. Di molti altri sono diventato amico, da Joe Lansdale, a Jeffery Deaver e Andrea Camilleri. Con Björn Larsson sembra di stare sulla sua barca, con Arturo Pérez- Reverte in un romanzo di cappa e spada e Luis Sepúlveda mi porta metaforicamente nella giungla. Il segreto del loro successo è non salire mai sul piedistallo. Neanche Stephen King, il mio idolo, che ho incontrato lo scorso novembre a Parigi, se la tira» (a Briganti cit.).
• Sua la definizione di graphic novel sulla Garzantina: «L’unione fra testi e disegni permette un linguaggio diretto, semplice, che non può prescindere da una ricca documentazione. Condensa in poche istantanee gli eventi e lascia aperti certi interrogativi drammatici».
• Sposato, quattro figli.
(a cura di Massimo Zanaria)