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 2014  agosto 31 Domenica calendario

Federica Mogherini, 41 anni, sposata, due figli, fino ad ora ministro degli Esteri del governo italiano, è da ieri ministro degli Esteri europeo, cioè Pesc, Lady Pesc, una carica che apparteneva alla baronessa inglese Catherine Ashton e per la quale Matteo Renzi s’è battuto senza risparmiare energie, idee, mosse e contromosse

Federica Mogherini, 41 anni, sposata, due figli, fino ad ora ministro degli Esteri del governo italiano, è da ieri ministro degli Esteri europeo, cioè Pesc, Lady Pesc, una carica che apparteneva alla baronessa inglese Catherine Ashton e per la quale Matteo Renzi s’è battuto senza risparmiare energie, idee, mosse e contromosse. Dopo l’annuncio, ieri al Consiglio europeo di Bruxelles, la Mogherini ha ricevuto i complimenti di Napolitano: «Importante riconoscimento per il Paese». Alla presidenza del Consiglio Ue è andato invece il premier polacco Donald Tusk, di area popolare: succederà al belga Herman Van Rompuy.

• Ma che cosa significa “Pesc”?Politica Europea di Sicurezza e di Difesa. Mogherini ha nelle sue mani non solo la politica estera del continente, ma anche le questioni relative alla difesa. Per esempio, se il continente dovesse decidere di riarmarsi e di provvedere da sé alla propria difesa, questa incombenza ricadrebbe su Mogherini. Oggi, l’Europa assegna alla Nato il compito di difenderla. E questo, che lo si voglia o no, la rende succube degli Stati Uniti, dato che la Nato non può non essere considerata un’articolazione del Pentagono. Anche se la sigla “Nato” contiene la parola “alleanza”.


• Invece fare il ministro degli Esteri europeo è importante.
Per quello che s’è visto fino ad oggi, prima con lo spagnolo Javier Solana, poi con lady Ashton, si direbbe proprio di no. Verrebbe anzi da dire: la signora Pesc non conta proprio niente, in Europa, si tratta di una figurina di puro contorno. La baronessa Ashton, per quello che abbiamo visto in questi anni, era anche una personalità piuttosto scialba. Ma Solana era un tipo tosto, segretario generale della Nato, ministro nei governi di Felipe Gonzalez. Eccetera. Beh, non combinò mai niente neanche lui. E la ragione è piuttosto chiara: ciascun paese tiene enormemente a due settori, quello della politica estera e quello della politica economica. Quindi, in tutti e due i casi, resiste all’intromissione di un terzo incomodo come potrebbe essere un qualunque mr Pesc. Proprio qui naturalmente sta il busillis europeo: patetici nella faccenda libica, inesistenti in quella siriana, del tutto assenti in quella irachena, è proprio sulla politica estera che gli europei hanno clamorosamente confermato i limiti della loro presenza nel mondo. Ma pensiamo questo: rinuncerebbero mai i francesi e gli inglesi al loro posto nel consiglio di sicurezza dell’Onu per lasciare spazio a un rappresentante dell’Europa? Ma figuriamoci. Quando s’è presa in considerazione l’idea di far entrare in consiglio di sicurezza anche i tedeschi portando i posti da cinque a sei, indovini chi ha fatto la guerra alla Germania? Gli italiani, al grido: allora quella sedia datela a noi.


• Ma allora perché tutto questo daffare di Renzi per ottenere quella poltrona?
Questo, con certezza, non l’ha capito nessuno. L’interpretazione più maliziosa è questa: Enrico Letta avrebbe preso quel posto al volo se solo il governo italiano non avesse manovrato contro. E la candidatura del nostro ministro degli Esteri è servita innanzi tutto a tenere al buio uno degli avversari più pericolosi per il nostro attuale premier. Pericoloso anche per il grande sostegno internazionale, sostegno di politici e, a quanto se ne sa, di lobbies.


• Allora le chiedo: perché la Mogherini ha accettato di lasciare una poltrona che conta per una poltrona dove, molto probabilmente, non conterà un’acca?
Non penserà mica che sia possibile opporsi a Renzi, in questo momento? È ovvio che il premier non vuole intorno a sé figure troppo di spicco, gente che gli faccia ombra. Guardi la reazione ai furbi movimenti della Giannini, ministro della Pubblica Istruzione, che per farsi notare dai giornali ha lasciato che la fotografassero a seno nudo in spiaggia, e poi s’è messa a fare previsioni sulla riforma della scuola in modo da balzare sulle prime pagine dei quotidiani. Renzi è entrato subito in campo polverizzandola e avocando a sé quella materia (è in quel contesto che è nata la falsa promessa dei centomila precari da assumere). Si dice anzi che il posto della Giannini sia addirittura vacillante. Insomma: Mogherini sta dove sta perché lo vuole Renzi. Naturalmente, potremmo essere smentiti e scoprire, nei prossimi mesi, che il nuovo titolare degli Esteri europei ha natura del tutto diversa da quella che abbiamo creduto di capire. Per esempio potrebbe metter bocca in tutti i dossier che arrivano alla Commissione, come previsto dal Trattato di Lisbona. E in quel caso i suoi pareri potrebbero pesare parecchio.


• Chi sarà il nuovo ministro degli Esteri italiano?
Tutti dicono Lapo Pistelli, fiorentino e nel 2009 avversario di Renzi alle primarie per la scelta del sindaco di Firenze. Sta in questo governo come viceministro degli Esteri. Ma il cambio della guardia non avverrà prima di ottobre.