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 2014  agosto 28 Giovedì calendario

Loren: «Sono felice ma non evochiamo La dolce vita» (articolo del 4/3/2014)

Corriere della Sera, martedì 4/3/2014
Sophia Loren, ha seguito la notte degli Oscar?
«Altroché, ho fatto le cinque del mattino davanti alla televisione, giravo canale, dalla Cnn alla Rai, aspettando l’annuncio della vittoria per il film straniero. Aggio passato ’a nuttata! Alla fine ho trovato un programma tedesco. Una lingua che non conosco. Ma quando hanno detto Sorrentino ho capito e ho gioito. La notte degli Oscar è qualcosa che bisogna vivere, e come italiani dobbiamo essere contenti, è stato bellissimo. Non pensiamo a cose negative».

Lei ha diritto di voto agli Oscar.
«Sì, ma non posso dire per chi ho votato».

Sorrentino ha ringraziato Fellini, Scorsese, Maradona...
«Tutti uomini, mi sembra. Anna Magnani ed io non meritavamo una piccola citazione? Comunque ha fatto un bel discorso, ci sono passata due volte e so quanto si è emozionati. Io non andai a Los Angeles. Se vinco svengo, pensai. Svenire per svenire, tanto vale che me ne resti a casa. Infatti l’Oscar per La ciociara andai a ritirarlo l’anno dopo».

Agli americani è piaciuto molto il rimando a Fellini.
«Ma La dolce vita è un’altra cosa, Fellini arrivò a definire un’idea dell’Italia per gli stranieri, Sorrentino ci ha messo del suo, è un’altra visione e rispecchia un mondo tutto diverso».

Il paragone Servillo-Mastroianni, entrambi giornalisti disincantati nei due film?
«Perché fare paragoni? Servillo aveva un ruolo difficile ed è stato elegante».

Rispetto a «Roberto!», il grido diventato un cult con cui lei annunciò l’Oscar a Benigni...
«Lui prese tre Oscar, mi pare».

Ha mai frequentato la mondanità della Grande bellezza?
«Da ragazzina ero a Pozzuoli attaccata alla gonna di mia madre, da adulta le feste non mi hanno mai interessata. Sono una persona molto solitaria. E mi piace esserlo».

Da napoletana (lei) a napoletano (lui), questa vittoria rappresenta qualcosa per la vostra città?
«Napoli è conosciuta in tutto il mondo, parla per sé, è unica. Dimentichiamoci oggi i problemi che ha e facciamo una bella festa, si parla sempre di cose brutte, mamma mia. Voglio fare gli auguri a Sorrentino».

Il cinema italiano potrà beneficiare dell’Oscar?
«Accontentiamoci che sia un bel film. Poi per riprenderci il posto che avevamo nel mondo bisogna crederci e rimboccarsi le maniche».

Cosa pensa degli altri premiati?
«Cate Blanchett in Blue Jasmine è una meraviglia, mi viene in mente l’ultima scena in cui non parla. Il film del cielo... Gravity, non mi ha fatto impazzire».

L’Italia come statuette ha superato la Francia: 13 a 12.
«Il presidente francese Hollande sarà un po’ dispiaciuto».

Seconda delusione dopo che la sua compagna, l’attrice Julie Gayet, che non ha vinto ai César...
Sorride: «Non mi faccia dire altro».

Valerio Cappelli