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 2014  agosto 19 Martedì calendario

Biografia di Giovanni Motisi

• Palermo 1 gennaio 1959. Mafioso. Detto “’u pacchiuni”, il ciccione. Ricercato dal 1998, nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità selezionati dal 
gruppo integrato interforze (G.I.I.R.L.). Secondo il pentito Angelo Casano, era reggente del mandamento Pagliarelli, quando Nino Rotolo (vedi), ammesso agli arresti domiciliari, dando credito alle lamentele di alcuni affiliati, lo posò subentrando al suo posto.
• Condannato all’ergastolo per l’omicidio del commissario Giuseppe Montana,ucciso il 28 luglio 1985.
«Un altro caso significativo è quello della moglie di Giovanni Motisi,  detto ’u pacchiuni, il ciccione. Motisi è latitante da anni e sua moglie Caterina Pecora, giovane figlia di costruttori in odore di mafia, ormai esasperata dalla sostanziale vedovanza, vorrebbe potersi ritenere libera e divorziare: ma il permesso le viene a lungo negato. “Nelel nostre famiglie queste cose non si usano”, dice Nino Rotolo, uno dei capi mandamento più autorevoli a Palermo, in contatto diretto con Provenzano. Rotolo però, a distanza di qualche anno, ci ripensa e fa questo ragionamento: “una sorella [di Caterina Pecora] ha buttato fuori il marito e si è messa l’innamorato dentro, e l’altra forse pure. Sono due sorelle che hanno sbagliato”. Dunque l’onore familiare è già gravemente compromesso, e a questo punto pure Caterina dovrà divorziare. Il disonore ormai conclamato legittima l’infrazione della regola» (Andrea Camilleri, in Voi non sapete, che veniva denunciato per diffamazione da Caterina Pecora per avere scritto che suo padre era in odore di mafia e perché il suo, invece, era un matrimonio felice) [Alessandro De Bertolini, Cds 9/1/2008]. (a cura di Paola Bellone).