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 2014  agosto 11 Lunedì calendario

Dati sugli sversamenti di petrolio relativi al Mediterraneo (1955-1980)


Il Mediterraneo è circa lo 0,7% del totale della superficie delle acque del pianeta, mentre accoglie un quarto del traffico marittimo di petrolio. Fra il 1955 ed il 1980, segnala la banca dati dell’Institut francaise du pétrole, il 6,6% del petrolio sversato in tutto il mondo a causa di incidenti a bordo di petroliere è finito nel bacino del Mare Nostrum. Nel mondo sono stimate due tonnellate annue di sversamenti di petrolio, sia accidentali che intenzionali (causati soprattutto dal lavaggio delle cisterne). Si valutano 635.000 tonnellate di idrocarburi sversate ogni anno nel Mediterraneo e così suddivise: 330.000 tonnellate sono legate al traffico petrolifero marittimo, 150.000 tonnellate provengono da fiumi e scarichi, 110.000 tonnellate da attività industriali, 35.000 tonnellate sotto forma di deposizioni atmosferiche. Una parte, 180.000 tonnellate, si avvia a processi di biodegradazione; 125.000 tonnellate evaporano; il grosso, 230.000 tonnellate, sedimenta sul fondo; 100.000 tonnellate diventano catrame galleggiante. In ogni caso le sostanze inquinanti, alcune delle quali cancerogene, si inseriscono nella catena alimentare arrivando fino ai nostri piatti.
Massimo Parrini