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 2014  luglio 25 Venerdì calendario

Morti e feriti in una scuola dell’Onu dove si erano rifugiati 1.500 palestinesi sfollati • L’editto di Al Baghadadi contro quattro milioni di donne • Tempi contingentati al Senato per la discussione delle riforme • La ripresa non ci sarà • L’Ente Tabacchi condannata a risarcire la morte di un fumatore • Un altro aereo precipitato • Putin il misterioso • Anche i cani sono gelosi


Palestinesi Raid alla scuola dell’Onu, Kaa Albir a Beit Hanoun dove si erano rifugiati circa 1.500 palestinesi sfollati. Un colpo di cannone ha ucciso circa 17 tra donne e bambini e provocato almeno 200 ferito. I testimoni raccontano che i primi proiettili dell’artiglieria israeliana, appostata a meno di un chilometro, sono caduti nelle prime ore del pomeriggio. Tre sono finiti all’esterno della scuola, il quarto ha centrato il cortile poco prima delle quattro del pomeriggio. Diversa la versione dell’esercito israeliano che attribuisce la responsabilità ai mortai che i miliziani di Hamas sparavano in quel momento nella zona dove erano in corso combattimenti a terra.

Infibulazione Un editto di Abu Bakr Al Baghdadi dell’Isis per tutto il territorio fra Iraq e Siria in mano ai jihadisti ordina l’infibulazione per tutte le donne fra 11 e 46 anni: in questo modo quelle che potrebbero subire la mutilazione sono almeno 4 milioni. L’infibulazione già riguarda fra 100 e 140 milioni di donne e bambine nel mondo, per la maggior parte in 29 Paesi africani e mediorientali, ma anche i migranti, con in Europa 500mila casi stimati e in Italia 40mila (Baduel, Rep).

Senato Siccome nella discussione al Senato delle riforme costituzionali erano stati presentati 7.800 emendamenti, a maggioranza è stato votato il contingentamento dei tempi. Così il voto finale ci sarà entro l’8 agosto per non più di 135 ore totali di discussione. Per protesta Lega, M5S e Sel sono andati in corteo al Quirinale (ma Napolitano non li ha ricevuti perché ammalato). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Ripresa Il Fondo monetario gela le speranze di ripresa: aggiornando il suo “World economic Outlook” prevede per l’Italia un Pil 2014 fermo allo 0,3%, contro lo 0,6 stimato ad aprile. Invariato il risultato messo in conto per il 2015: l’1,1%. Una previsione, quella di quest’anno, ben lontana dallo 0,8% che il governo ha inserito nel Def. Per il Fondo l’Italia risulta fanalino di coda del G7. La sua crescita è stentata rispetto a quella della Germania (1,9%), ma è inferiore anche nel confronto con la Francia (0,7) e con la Spagna dove l’Fmi prevede che il Pil risalga all’1,2%. Il confronto con Madrid migliora sul lavoro (12,6% di disoccupazione contro il 25 spagnolo), ma peggiora sullo spread (paghiamo 15-20 decimali in più sui titoli decennali). I dati Istat confermano che le vendite al dettaglio di maggio sono diminuite dello 0,7% su aprile, e rispetto a un anno fa i consumi alimentari hanno perso l’1,2. Il clima di fiducia dei consumatori a luglio è sceso a 104,6 punti contro i 105,6 di giugno.

Fumo Il Tribunale civile di Milano ha condannato in primo grado l’ex Ente Tabacchi spa a risarcire con 776.000 euro (più rivalutazioni e interessi) la moglie e i figli di un uomo morto di tumore al polmone, a 54 anni, nel 2004 dopo aver fumato due pacchetti al giorno di sigarette da quando nel 1965 ne aveva 15. Per il giudice infatti, l’Ente avrebbe dovuto segnalare la pericolosità del fumo anche prima del 1991, quando per legge è stata imposta la scritta «nuoce alla salute» sui pacchetti di sigarette (Ferrarella, CdS).

Aereo Un altro aereo precipitato: si tratta di un jet del volo AH5017 con a bordo 116 persone, decollato nella notte da Ouagadougou, Burkina Faso, e diretto ad Algeri. È sparito nella zona di Gao, in Mali. I resti dell’aereo sono stati trovati a circa 50 chilometri dal confine tra i due Stati, vicino al villaggio di Boulikessi. Ancora incerti i motivi dello schianto. Il volo, di proprietà della compagnia spagnola Swiftair e noleggiato dall’Air Algérie per coprire la rotta africana, aveva lasciato in orario la capitale del Burkina Faso. A bordo 51 francesi, 27 locali e poi passeggeri di diverse nazionalità. Nelle prime ore si era detto che tra loro ci fosse anche Mariela Castro, figlia del presidente cubano Raul e nipote di Fidel, poi la notizia è stata smentita. Iniziato in modo normale, il volo aveva incontrato problemi inaspettati. E dopo 50 minuti dal decollo, all’1.38, il comandante aveva chiesto di poter eseguire una deviazione per evitare cattive condizioni meteo. Autorizzata la manovra, si sono perse notizie dell’aereo.

Putin L’olandese Pieter Broertjes, sindaco di Hilversum, ha proposto di cacciare la figlia di Putin dai Paesi Bassi per vendicare gli olandesi morti sul volo MH17. Della ragazza, 29 anni, di nome Maria, non si sa quasi nulla, se non che vive in un villaggio nel Sud dell’Olanda insieme al suo fidanzato, Jorrit Faassen, ex manager di Gazprom. L’altra figlia di Putin, Ekaterina, 27 anni, è stata avvistata in Grecia con il suo fidanzato, figlio di un ammiraglio sudcoreano. Non esistono loro foto ufficiali e pare che abbiano fatto l’università con documenti falsi. Nulla si sa anche della ex first lady Liudmila, scomparsa dopo l’annuncio del divorzio da Putin, un anno fa. Anche dello stesso presidente russo si hanno poche informazioni: preferibilmente vive da solo nella dacia di Novo-Ogariovo, circondato da segretari, guardie del corpo, camerieri, medici. Con lui un assaggiatore ufficiale che prova i cibi per evitare l’avvelenamento. Si sa che dopo essersi alzato tardi, fa colazione con ricotta, omelette e cereali e poi si dedica a nuoto, palestra, bagno freddo e caldo. Non fuma, beve pochissimo ed è molto prudente nel cibo: all’estero si porta una schiera di cuochi e prodotti russi. Non usa Internet e cellulari. Negli alberghi tutte le lenzuola e gli asciugamani vengono sostituiti da quelli disinfettati e sigillati dal Cremlino. Ha un cane femmina di razza labrador, nera (Zafesova, Sta).

Cani Alcuni ricercatori hanno sottoposto trentasei cani a un test che prevedeva la presenza accanto al loro padrone di un finto cane, un pupazzo sperimentale che abbaia, guaisce e scodinzola. Nella maggior parte dei casi (il 78%) ogni volta che il padrone interagiva con il pupazzo il suo cane scattava verso il rivale o comunque si insinuava fra loro cercando di interrompere quel rapporto. Questo non avveniva invece quando il padrone era distratto da altro (per esempio assorto nella lettura di un libro). Ciò vuol dire , secondo gli studiosi, che anche i cani sono gelosi (Mainardi, CdS).

(a cura di Daria Egidi)