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 1915  agosto 22 Domenica calendario

«La frontiera varcata quasi dappertutto»

Roma – Il governo italiano pubblica un riassunto ufficiale delle operazioni di guerra, soprattutto per smentire i bollettini e i giornali austro-ungarici che parlano costantemente di sconfitte italiane. «L’esercito austro-ungarico combatte in modo assolutamente difensivo lungo tutto il fronte di operazione. I suoi rari atti offensivi sono affatto parziali, oppure tentativi per riprendere posizioni perdute. La frontiera, irta di ostacoli di ogni genere, e notoriamente potentissima per difese naturali, è stata varcata quasi dappertutto dalle truppe italiane. Appena dichiarata la guerra, l’esercito italiano si è impadronito, talora con vittoriosi combattimenti, talora senza colpo ferire, di numerose importanti posizioni oltre confine nel Trentino e nel Cadore (…). L’Austria è stata costretta ad abbandonare nel Friuli orientale una vasta estensione di territorio le cui condizioni naturali sarebbero state molto favorevoli per una difesa e si è limitata ad occupare la linea più potente e preparata di lunga mano dell’Isonzo. Essa otteneva così di porre tra il suo e l’esercito italiano un fiume rapido, non guadabile e soggetto a rapide inondazioni, nonché un sistema di posizioni montane assolutamente formidabili. Orbene, le truppe italiane varcarono l’Isonzo in tutte le località militarmente importanti: Caporetto, Plava e tutto il basso corso da Gradisca a valle. (…) Ma dove l’offensiva italiana ebbe anche un più largo successo, fu sull’altipiano del Carso, il quale costituisce il baluardo più potente della piazza di Gorizia. (…) È sicuro che il nemico abbia lasciato nelle nostre mani circa 18.000 prigionieri (…)».