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 1915  maggio 14 Venerdì calendario

Le «radiose giornate di maggio», attacco ai neutralisti

• Manifestazioni interventiste in diverse città italiane. È il culmine delle cosiddette «radiose giornate di maggio». A Roma e Milano, soprattutto, l’attacco contro Giolitti e la maggioranza neutralista del paese si fa sempre più aggressivo. D’Annunzio accusa l’anziano statista di tradimento. L’Idea nazionale, quotidiano politico di destra, mette in prima pagina (in edicola il 15) un violento articolo di fondo in cui definisce Giolitti e il Parlamento «il binomio della nostra vergogna». Ardengo Soffici scrive su Lacerba (sempre il 15 maggio): «La vile canizza giolittiana, l’ignobile, losco, vomitativo Giolitti; gli analfabeti dell’Avanti!, i preti, i giornalisti venduti, (…) la melma fetente universitaria, professorale, filosofica; la ciurmaglia cancrenosa, bavosa, laida del senato… con che moneta pagheranno prossimamente, quando l’Italia, raggiunti a dispetto della loro vigliaccheria e infamia, i suoi fini di nazione civile e fatta per l’avvenire, troverà il momento di fare i conti con essi?».
• «(…) Molto probabile che Giolitti, con la sua posizione neutralista, abbia rappresentato una parte importante della nazione. Ma quella che gridava, manifestava, scriveva e aveva in mano le leve del potere, era quasi tutta contro di lui» (Sergio Romano) [E].