Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  agosto 01 Lunedì calendario

Relazione tra debito americano e i debiti del mondo

• E però, anche così, non è detto che tutta la vicenda americana non abbia conseguenze gravi per tutti noi. Resta intanto concreto il rischio che la tripla A, cioè il massimo dei voti, quello con cui viene valutato dalle agenzie il debito americano, subisca un deterioramento (un downgrade). Poiché tutti i debiti del mondo sono commisurati a quello americano, un voto più basso del debito Usa avrebbe come effetto un declassamento automatico del giudizio su tutti gli altri. Più s’abbassa il voto sul debito più alto è l’interesse che i singoli stati devono pagare. Più alto è l’interesse e più è difficile per i singoli stati finanziarsi oppure più alti devono essere i sacrifici per restare in piedi. I sacrifici coinvolgono le politiche di ciascuno stato, le conseguenze di ordine sociale di un percorso come questo sono persino difficili da immaginare.

• C’è poi la questione che, tagliando 240 miliardi di dollari l’anno, l’America comprerà ogni anno di meno e, comprando di meno, darà sempre meno ossigeno alle altre economie in difficoltà. In altri termini, l’accordo che in queste prime ore ha fatto tirare a tutti un sospiro di sollievo potrebbe in realtà rivelarsi un incentivo alla recessione mondiale, specie se accompagnato da una crisi europea e/o cinese (a Pechino si paventa l’esplosione di una bolla immobiliare). [Giorgio Dell’Arti Vty 3/8/2011]