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 2013  luglio 10 Mercoledì calendario

Appunti sulla Vespa


Estate del 1946 Prima edizione di Miss Italia, il pane costa 25 lire al chilo, il biglietto dell'autobus 5 e un cinema dieci volte tanto. Negli Usa va di moda il bikini, in Italia la Vespa costa 80 mila lire pagabile con cambiali da 2-3 mila lire al mese. [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

80mila «La piccola vettura a due ruote e costa 80.000 lire» (lo slogan pubblicitario alla radio e sui giornali). [la Repubblica 25/4/2005]

 

Due ruote «Voglio un veicolo che metta il paese su due ruote, ma non una tradizionale motocicletta. E soprattutto, deve costare poco» (Enrico Piaggio a Corradino D’Ascanio). [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

Motoleggera Il 23 aprile 1946 viene presentata la motoleggera utilitaria Vespa al Circolo del Golf di Roma, quindi a Milano, al salone del ciclo e del motociclo. È il primo scooter della Piaggio, realizzato su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio (1891-1981). Chiamato «Vespa» dallo stesso Piaggio per la carrozzeria e per il rumore del motore.

Vita «Ha la vita stretta, sembra una vespa!» (Enrico Piaggio a  D'Ascanio quando s’incantò davanti al prototipo MP6 nel 1945). [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

Popolo «È merito del mio governo aver dato il motoscooter al popolo» (Alcide De Gasperi). 

Fatica «Lo scooter ha elevato il livello di vita di categorie sociali che non possono disporre di mezzi più costosi e ha concesso un onesto divertimento cui aspira un giorno la settimana chiunque passi le altre giornate dedite alla fatica» (Eugenio Pacelli, papa Pio XII).

Savane La Vespa piace agli sposi, che la mettono in posa nella foto, ai carabinieri, ai missionari che la ottengono in regalo dai parrocchiani per sfidare le savane africane e risparmia fatica ai contadini. [Bruno Ventavoli, La Stampa 1/7/2011]

Poltrona La Vespa nata nell'immediato dopoguerra per via dell'improvvisa disponibilità di motorini d'avviamento d'aereo e d'elicottero di cui non si sapeva assolutamente che cosa fare. Per la Vespa, Enrico Piaggio e Corradino D'Ascanio fecero metter seduto un uomo e a partire dai suoi glutei costruirono una poltrona a rotelle con sagoma aerodinamica. [Villaggio globale n. 48, Sette 08/06/1995]

Paperino La sua storia inizia nel 1943, quando alla Piaggio di Biella (la sede di Pontedera si era trasferita per sfuggire ai bombardamenti) viene creato l’MP5 (Moto Piaggio 5) detto «Paperino», realizzato dall’ing. Renzo Spolti. Ma a Enrico Piaggio non piace proprio così decide di affidare a D’Ascanio la realizzazione di una moto diversa.

Inventore D’Ascanio non amava le moto («Sono un mezzo imperfetto»), ma s’intendeva bene di elicotteri e di aerei. Ma soprattutto era un geniale inventore: dopo avere inventato il forno elettrico e una macchina per catalogare schede perforate, tra il 1925 e il ’30 costruiva il primo elicottero, il D’A3, che con un motore Fiat A 50 S HP90 conquistò, nell’autunno del 1930, tre primati internazionali.

Imperfezioni D’Ascanio lavora ininterrottamente sulle imperfezioni della moto. Vuole creare un mezzo che tutti possano utilizzare. Chiede agli operai di lavorare giorno e notte, sette giorni su sette per creare l’MP6.

Carrozzeria Motore nascosto, che elimina i rumori e non sporca i vestiti. Posizione di guida comoda, quasi automobilistica, con il grande pedale del freno a portata del piede destro, scudo anteriore protettivo, cambio semplificato sul manubrio per una guida più agevole e accoppiato alla leva della frizione, niente catena di trasmissione (sostituita da ingranaggi di collegamento tra la ruota e il motore). Carrozzeria portante in lamiera stampata (al posto del telaio in tubi saldati), spazio ampio tra sedile e manubrio per piccole borse o magari un bambino. [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

Ruote/1 Le ruote della Vespa provengono da avanzi industriali: «la Piaggio aveva ampie scorte di quelle utilizzate sui carrelli degli aerei militari» (Corradino d’Ascanio). [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

Ruote/2 Sulla Vespa è possibile trasportare anche una ruota di scorta, molto utile in un’Italia del dopoguerra dove molti dei 42 mila chilometri di strada erano stato bombardati. Per facilitarne la sostituzione D’Ascanio escogitò ma un braccio di supporto simile appunto ai carrelli degli aerei al posto della forcella.

Elicottero L'8 ottobre 1930 sulla pista dell'aeroporto romano di Ciampino si alza in volo il primo elicottero stabile. Progettato dall'ing. Corradino D'Ascanio, è comandato dal pilota Marinello Nelli. Il velivolo, che ha un motore a scoppio da 90 cavalli e due rotori montati sull'intelaiatura fatta di tubi, resta in aria per 8 minuti e 45 secondi, alzandosi a 18 metri di altezza e percorrendo poco più di un chilometro.  [Macchina del Tempo ottobre 2005]

Leopardi La legenda vuole che sia stato il conte Francesco Leopardi a suggerire nel 1944 a suo amico Enrico Piaggio, di riconvertire la sua fabbrica e di creare un veicolo a due ruote. [http://www.challenges.fr/entreprise/20130315.CHA7294/dolce-vespa-histoire-d-une-legende-mondiale.html]

Leopardi La Vespa a pelle di leopardo realizzata nel 2002 da Dolce & Gabbana, acquistata al prezzo di 4 mila sterline. [Rep.it]

Motore Un motore di 98 cc e 3.2 Cv, che percorre 50 km con un litro, tocca i 60 all'ora. Nel '46 vengono prodotti gli esemplari dal n.1 al n. 2.464, nel ’47 quelli dal n.2465 al n.18079. [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005] Nel 1965 viene prodotta in media, una Vespa ogni 52 abitanti. [vespaforever.net]

Cavalletto La Vespa 98 non ha il cavalletto, solo un appoggio in gomma sotto la pedana. [vespaforever.net]

Francobollo Il 28 aprile 1956 viene prodotta la Milionesima Vespa, celebrata con un francobollo postale

Piaggio L’azienda, nata a Sestri Ponente, prende il nome dal suo fondatore, Rinaldo Piaggio. Già attiva nel settore navale e ferroviario, entra negli anni Venti in quello aeronautico. I motori che nel corso degli anni Trenta escono dai suoi stabilimenti sono il frutto della migliore ingegneria aeronautica italiana. L’azienda, con gli aerei di sua produzione, inanella negli anni Trenta una serie di primati; da ricordare il P 108, l’unico bombardiere quadrimotore ad essere impiegato dalla Regia Aeronautica durante la Seconda Guerra Mondiale (è a bordo di un P 108 che morì, nell’agosto del 1941, Bruno Mussolini, figlio terzogenito del Duce).
I complessi industriali, però, sono tra gli obiettivi primari dei bombardamenti e così gli stabilimenti della Piaggio escono fortemente danneggiati dalla guerra; l’occupazione cala da diecimila operai prima della guerra l’azienda ne conta, nel 1945, appena 60. Dalle ceneri della guerra e dal primo avvicendamento generazionale –Enrico figlio di Rinaldo assume la direzione degli impianti toscani. [vespaclubvigevano.com]

Agnelli Dopo la morte di Enrico Piaggio l’azienda viene guidata dagli Agnelli. Umberto Agnelli è Presidente della società dal 1964 al 1987. Gli Anni Settanta sono particolarmente positivi per l’azienda: a Pontedera i dipendenti toccano quota dodicimila. Gli anni Ottanta, invece, sono anni di declino e solo nel decennio successivo si vedono segni di ripresa con l’arrivo di Giovanni Albero Agnelli; una speranza che si infrange con la prematura morte, nel 1997, dell’erede dell’impero Fiat. La società passa nelle mani di Morgan Grenfell, nelle quali resta dal 1999 al 2003, quando passa sotto il controllo di Roberto Colaninno.

Club Nel mondo oggi si contano 8mila Vespa-Club. [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005] con oltre un milione di iscritti. In Italia ne esistono 400. [Bruno Ventavoli, La Stampa 1/7/2011]

Raduni I raduni dei vespisti nati nel 1949, inventati da Tassinari, e pensati da Enrico Piaggio come un potente strumento di affezione. [Bruno Ventavoli, La Stampa 1/7/2011]

Film Poveri ma belli, L'amore è una cosa meravigliosa, La dolce vita, Pane amore e fantasia, Il mattatore, Vacanze romane, Quadrophenia, Caro Diario [Piero Bianco, La Stampa 24/3/2005]

Compensi Nanni Moretti che gira in Vespa col casco, ma senza ricevere compensi pubblicitari dalla Piaggio, e non passa mai col rosso. [Pietrangelo Buttafuoco, Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini 24/10/1998]

Miscela Molte Vespa sono state progettate per funzionare con miscela al 2%, ma dal 1946 al 1959, la miscela era al 5% e la 150GS del 1955 usava miscela al 6%. Negli anni 50, fu creato anche un prototipo, destinato alle competizioni, con miscela al 10%. [vespaforever.net]

Cina Il colone cinese della Vespa è identico. Cambia solo il nome: al posto di Paiggio si legge «Paijifa». [vespaforever.net]

Vespizzatevi Slogan sui primi poster pubblicitari della Vespa Piaggio: in un manifesto del 1950 compare il termine «vespizzatevi», qualche anno più tardi le frasi «respira chi Vespa» e «splende chi Vespa», nel'69 «Chi Vespa mangia le mele». [Marco Gasperetti "Corriere della Sera 20/12/2002]

Manifesto Nel 1946 il primo manifesto pubblicitario a pastello ritrae una donna in un tailleur blu, camicia verde e mocassini con tacco marroni, che sfreccia, capelli al vento, in sella ad una Vespa rossa. Una mano sul manubrio, l’altra saluta.  

Miss Nel 1949 Graziella Bontempo di Napoli, divenne la prima «Miss Vespa».  

Calendario Nel 1950, il primo calendario della Vespa (molto prima di quello della Pirelli) mette in valore nuovi modelli con i disegni del pittore Franco Mosca che disegnava odalische parigine e hawaiane. Negli anni Sessanta, la svolta, da anonime mannequin a star del mondo dello spettacolo. Per Vespa hanno posato: le gemelle Kessler, Stefania Sandrelli, Ornella Vanoni, Gloria Paul, Raffaella Carrà, Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield, Mylène Demongeot e Romy Schneider. Tutte sole. O meglio accompagnate dalla Vespa.  [Style.it; challenges.fr/entreprise/] Ultimo calendario nel 2005 [vespaforever.net]

Biga «La Vespa? È l’idea più innovativa che l’Italia abbia mai avuto dopo l’invenzione della biga della Roma Antica» (The Times)

 

Ape Nel 1947 Corradino D'Ascanio progetta il Motocarro Ape 125: motore due tempi, ruote da 8 pollici e telaio a Y in lamiera con un cassone di legno dietro. L'anno dopo nasce l'Ape vera e propria. Viene venduta a 170 mila lire con lo slogan: «Ape, il veicolo che ti aiuta a guadagnare». Attualmente, nello stabilimento di Pontedera se ne producono 15 mila pezzi in 32 versioni, dal cinquantino base da 200 Kg di portata fino al modello TM, disegnato a Giugiaro, che porta 7 quintali. In India, dove c'è un mercato oltre 100 milioni di potenziali clienti, se ne vendono 71 mila pezzi (con un motore diesel 4 tempi) a 1.950 euro l'uno, ma per le strade girano milioni di cloni e falsi. [la Repubblica 25/4/2005]

Ape/2 Si tratta di un carretto che al posto dell’asino o del cavallo ha un motore a scoppio. Diventa il carro per antonomasia: merci (bombole a gas e arance), passeggeri (taxi e gruppi famigliari), magazzino ambulante e negozio su strada (arrotino e pizzicagnolo). È una delle icone del mondo contadino in transizione verso la modernità industriale; tutto prima del boom economico dei Sessanta, come ci ricorda Vanni Pasca in «Apecar» (Italianità, Corraini). [Marco Belpoliti, La Stampa 3/5/2010]

Lambretta «Motoscooter Lambretta, il motoscooter per tutti». Così recita lo slogan pubblicitario della Lambretta prima della sua commercializzazione. Broccoli: «Si crea curiosità e all’inizio non si sapeva cosa fosse esattamente: si immaginava potesse essere un motoscafo e difficilmente un motoscafo sarebbe potuto essere per tutti. Quando esce la pubblicità della Lambretta (fabbricata sul fiume Lambro) si capisce e si svela l’arcano. Nasce il primo modello di Lambretta, con pedana e paraschizzi, e due tubi ricurvi che uscivano dalla forcella anteriore diventando il manubrio, con il fanale in alto, fra le corna del manubrio. Anche questa con due sellini e ruota di scorta. E puntuale arriva la contrapposizione tra vespisti e lambrettisti, senza esclusione di colpi». [Umberto Broccoli, Sette 28/12/2012]

Cacatoio «Sembra un cacatoio con le ruote» (I lambrettisti commentando la forma della Vespa). [Umberto Broccoli, Sette 28/12/2012]

Industriali «La Lambretta è una copia industriale, figlia di industriali, nella regione degli industriali, non come la Vespa nata nella Toscana operaia» (I vespisti a proposito della Lambretta). [Umberto Broccoli, Sette 28/12/2012]

Man «Odio la Vespa. Perché? Perché sono un Lambretta Man, dude» (Dustin Hoffman).

Hoffman La Vespa Hoffman, rara e poco conosciuta, prodotta su licenza Piaggio dalla tedesca Hofman in 1.100 esemplari come prova e su ordinazione. La produzione iniziò nel 1950 per terminare soli 3 anni dopo.

Sinistra Broccoli: «La Vespa era rivoluzionaria e di sinistra, mentre la Lambretta ammiccava alla destra conservatrice». [Umberto Broccoli, Sette 28/12/2012]

Guerra Clonata dai comunisti russi, con la Viatka, arrivò in ogni angolo del mondo, dal Vietnam alla Patagonia. I francesi, con un cannoncino, la usarono nelle guerre coloniali (prodotta nel 1952 dall’Ancma francese). Oggetto di culto in pubblicità, cinema e design, è stata anche un normale pezzo di famiglia italiana (ne gli anni 60 ce n’era una ogni 52 cittadini). [Bruno Ventavoli, La Stampa 1/7/2011]

Gioielli Pitt, appassionato di motociclette, possiede almeno una dozzina di due ruote tra le quali spicca il regalo fattogli da Angelina Jolie per i suoi 44 anni: una Harley-Davidson Shovelhead da 100 mila dollari. Tra i suoi gioielli, anche una vecchia Vespa.

Dalì La Vespa 150 decorata da Dalì è probabilmente la più preziosa Vespa attualmente al mondo. Apparteneva a Santiago Guillen e Antonio Veciana, due studenti dell’Università di Madrid che volevano viaggiare l’Europa. Prima tappa Roma e poi Atene ma durante una sosta a Cadaquez (Costa Brava) incontrano Dalì che decide di personalizzarla con la sua arte e con il nome della sua Gala. La Vespa fu esposta per la prima volta in occasione dell’Eurovespa a Girona il 12 e 13 giugno del 1999, al museo Guggenheim di New York, al Pompidou di Parigi per poi tornare al Museo Piaggio a Pontedera.

Sottotitoli La marea silenziosa (Quelli della Vespa), il primo film in Italia sottotitolato in cinese. Costato 320mila euro, con il sostegno della Regione Toscana, è stato girato interamente a Pontedera, in provincia di Pisa, la città della Piaggio e della Vespa (Marco Gasperetti, Corriere della Sera 5/1). [Marco Gasperetti, Corriere della Sera 5/1/2011]

In India L'ultimo passo dell'espansione verso il Far East è l'inaugurazione dello stabilimento a Baramati (Stato del Maharashtra) che sarà destinato alla produzione della Vespa progettata per il mercato indiano, capace di percorrere 60 km con un litro di benzina. Spinta da un nuovo motore a basse emissioni, la Vespa "indiana" nasce dall'evoluzione della Vespa LX. All'inizio sarà venduta a circa 1.000 euro nelle 35 principali metropoli indiane con una rete distributiva di 50 dealer Vespa esclusivi. La capacità produttiva iniziale del nuovo stabilimento di Baramati è di 150mila veicoli all'anno, ma è previsto il raddoppio entro il 2013. Lo stabilimento per la produzione della Vespa è il terzo impianto industriale che il Gruppo Piaggio ha realizzato a Baramati, città del distretto di Pune nello Stato del Maharashtra (in tutto circa 3mila addetti): si affianca, infatti, al complesso industriale di Piaggio Vehicles Private Ltd., controllata al 100% dal Gruppo Piaggio, che già oggi in India produce veicoli da trasporto merci e persone a tre ruote (è leader di mercato in India, con oltre 220mila unità l'anno), e allo stabilimento adiacente, dove vengono prodotti motori per scooter destinati alla Vespa e propulsori diesel e turbodiesel per i veicoli commerciali che Piaggio produce sia in India, sia in Italia (a Pontedera). [Gianluigi Guiotto, ilsole24ore.it]


• In Vietnam. L'attività di Piaggio non si ferma al subcontinente indiano (mercato da 13 milioni di veicoli, di cui 2,5 scooter): lo scorso marzo Piaggio ha inaugurato uno stabilimento nel distretto industriale di Vinh Phuc nei pressi di Hanoi, nel Vietnam, Paese dove dal giugno 2009 opera Piaggio Vietnam, società guidata da Costantino Sambuy che in Piaggio riveste anche il ruolo di direttore delle operazioni in Asia Pacific. In queste settimane la struttura sta avviando la produzione di motori per scooter: avrà una capacità produttiva iniziale di oltre 200mila propulsori all'anno, che sarà portata a 300mila in parallelo con l'incremento della capacità produttiva dello stabilimento di assemblaggio veicoli già esistente nei pressi della nuova struttura (gestisce tutte le fasi di saldatura, verniciatura e montaggio finale degli scooter Vespa, Liberty e Fly). Non solo: nel comprensorio industriale di Piaggio Vietnam a Vinh Phuc sorge il Centro di Ricerca e Sviluppo per il settore due ruote, la prima struttura di R&D costituita dal Gruppo Piaggio nel continente asiatico. Dal 2009 Piaggio Vietnam ha prodotto oltre 180mila veicoli a due ruote, entrando in mercati come Indonesia, Thailandia, Taiwan e Malaysia. [Gianluigi Guiotto, ilsole24ore.it]


In Cina A giugno 2012 compirà un anno di attività il Centro di Ricerca e Sviluppo a Foshan, metropoli industriale con sette milioni di abitanti nella provincia del Guangdong. Sempre a Foshan ha sede la Piaggio Zongshen Foshan Motorcycle Co. Ltd., joint venture partecipata pariteticamente al 45% dal Gruppo Piaggio e dal Gruppo Zongshen (uno dei principali costruttori cinesi di motori e veicoli a due ruote), mentre il rimanente 10% è in mano alla municipalità di Foshan. Il Centro di ricerca, invece, è controllato al 100% dal Gruppo Piaggio e risponde all'esigenza di sviluppare nuovi motori e nuovi veicoli specificamente pensati per le esigenze dei mercati asiatici; per questo opera nei settori dei motori elettrici, dei motori Diesel e dei piccoli veicoli commerciali a basso o nullo impatto ambientale. [Gianluigi Guiotto, ilsole24ore.it]