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 2013  luglio 10 Mercoledì calendario

Processo Mediaset: 30 luglio sentenza per Berlusconi

• La Corte di Cassazione ha fatto i suoi calcoli sulla prescrizione e ha impresso un’accelerazione imprevista al processo Mediaset in cui Silvio Berlusconi rischia una condanna definitiva per frode fiscale con la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. La Suprema Corte discuterà il processo Mediaset già martedì 30 luglio con la prospettiva di andare a sentenza nell’arco della giornata. Invece, tutto il mondo della politica (e il Pdl in particolare) si era tarato su un calendario che fissava il processo decisivo per Berlusconi tra novembre e dicembre. E nei palazzi della politica nessun aveva calcolato lo scrupolo della Cassazione che ha anticipato il processo Mediaset a fine mese dirottandolo sulla sezione feriale. Una scelta dovuta, dicono a piazza Cavour, perché la prescrizione intermedia di una parte dei reati addebitati all’ex premier scatta il 13 settembre mentre la prima data utile dopo la pausa estiva è quella del 16 settembre. Troppo tardi, dunque, per evitare che una parte del processo vada prescritto. Il 30 luglio sarà così il giorno decisivo per il Cavaliere la cui sorte processuale verrà presa in carico da un collegio feriale composto da giudici scelti (in base al criterio della disponibilità e dell’anzianità) in tutte le sezioni penali e civili della Corte. [Martirano, Cds]

• La sezione feriale che, per regolamento, è composta dai giudici più anziani. Ovvero quelli che meglio di tutti padroneggiano la giurisprudenza di Cassazione in base alla norma, non scritta, che la Suprema Corte non fa mai andare in prescrizione un processo che gli viene affidato. [Colonnello, Sta]

• Già ieri il Cds aveva calcolato che in un periodo compreso fra il 31 agosto e il 30 settembre, ma più probabilmente il 13 settembre, si sarebbe prescritta una delle due annate di frode fiscale (il 2002 per 4,9 milioni di euro evasi, il doppio dei 2,6 milioni del 2003 destinati a prescriversi solo nell’estate 2014) per le quali i giudici di Tribunale il 26 ottobre 2012 e di Appello l’8 maggio 2013 avevano condannato Silvio Berlusconi a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. La conseguenza giuridica sarebbe stata che, anche in caso di condanna, una Corte di legittimità fissata in media dopo 7 mesi, e dunque a fine 2013/inizio 2014, avrebbe fatto passare in giudicato la colpevolezza di Berlusconi ma, non potendo operare apprezzamenti di merito sull’entità della pena, avrebbe dovuto demandare a un nuovo Appello milanese il ricalcolo della pena alla reclusione, dalla quale sarebbe dipesa (solo se ancora superiore a 3 anni) anche la permanenza o meno della pena accessoria di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. [Ferrarella, Cds]

• Spiega Ferrarella sul Cds che «non è però detto che il verdetto arrivi già il 30 luglio. È possibile infatti che i difensori pongano il problema dei soli 20 giorni di avviso da ieri ad allora, inferiori di 10 giorni al termine ordinario di 30 giorni. Sull’accordo tra le parti la Cassazione potrebbe dunque aggiornare l’udienza di una manciata di giorni, in agosto, comunque cominciando a incardinare un giudizio che in ogni caso arriverà a sentenza prima del 13 o 14 settembre, data più attendibile di prescrizione dell’annualità 2002».