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 2013  luglio 10 Mercoledì calendario

Italia declassata a sorpresa da Standard & Poor’s • Lo smog causa il cancro ai polmoni • Le sigarette al mentolo di Schmidt • Cinque anni di App • Boom di laureati italiani che vogliono diventare spie • L’uomo che ha accoltellato la moglie per una lite causata dal lenzuolo

 

BBB Standard & Poor’s, a sorpresa, ha corretto al ribasso la valutazione sui conti pubblici dell’Italia declassando il nostro il Paese a tripla B, a due passi dal livello «spazzatura», e aggiungendo «prospettive negative» che potrebbero portare a ulteriori arretramenti. Il ministero dell’Economia ha respinto la valutazione dell’agenzia di New York, che ipotizza nel 2013 un aggravamento della recessione a -1,9% (rispetto al precedente -1,4%), perché «retrospettiva» e non «di prospettiva» in quanto non terrebbe conto delle azioni intraprese dal governo italiano. Il premier Enrico Letta ha condiviso la dura replica di Via XX Settembre, ma ha ammonito: «La situazione rimane complessa e complicata. Chi pensa che a livello internazionale tutto sia risolto sbaglia. L’Italia, con un debito pubblico così alto, rimane vigilato speciale». Il declassamento di Standard & Poor’s, che opera anche al servizio di investitori impegnati a speculare sui titoli degli Stati, potrebbe alzare il costo dell’indebitamento. In più evidenzia i contrasti sulla politica fiscale tra i partiti della maggioranza, sostenendo che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio dell’Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio» nella copertura del disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva». Poche ore prima, invece, il responsabile dell’Economia Fabrizio Saccomanni si era detto fiducioso di trovare un accordo nella «cabina di regia» della maggioranza proprio su Imu e Iva (Caizzi, Cds).

Smog 1 Lo smog è cancerogeno. Lo si intuiva, come per decenni lo si era intuito per il fumo, ma ora c’è la controfirma della scienza: non solo avvelena i polmoni, ma è causa anche del tumore finora sempre (e solo) correlato al fumo di tabacco. E’ quanto emerge da uno studio europeo condotto per 13 anni su oltre 300 mila persone di età compresa tra i 43 e i 73 anni residenti in 9 Paesi, Italia compresa. Le persone, reclutate negli anni ’90, sono state osservate per un periodo di circa 13 anni, registrando anche ogni minimo spostamento dal luogo di residenza iniziale. Hanno sviluppato un cancro al polmone in 2.095. Dallo studio emerge che gli italiani di città non respirano certo pulito. Almeno quelli di Roma, Varese, Torino, i tre centri controllati dagli oltre 50 ricercatori di 36 laboratori che hanno partecipato al mega studio pubblicato oggi da Lancet Oncology. Peraltro, chi vive nelle città con record di inquinamento corre più rischi di ammalarsi. Più alta è la concentrazione delle polveri sottili maggiore è il rischio di sviluppare l’adenocarcinoma polmonare. Con un’aggravante: chi fuma tabacco è complice dei rischi che corre e le leggi possono tutelare i non fumatori, lo smog invece è passivo per tutti senza tante possibilità di scelta (Pappagallo, Cds).

Smog 2 A Torino e a Roma sono stati rilevati in media, rispettivamente, 46 e 36 microgrammi al metro cubo di inquinanti Pm 10 in confronto a una media europea decisamente più bassa (16 a Oxford 16, 17 a Copenaghen). E in Italia nel 2010 si sono registrati 31.051 nuovi casi di tumore al polmone che da solo rappresenta circa il 20% di tutte le morti per cancro del Paese (ibidem).

Sigarette Temendo che i ministri della salute dell’Unione europea riescano finalmente a vietarle, il novantaquattrenne ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt avrebbe acquistato duecento stecche delle sue amate sigarette al mentolo (gli esperti ritengono che il mentolo nel tabacco crei maggiore dipendenza, riduca il rigetto della nicotina). Ora avrebbe nel suo armadio 38.000 sigarette (le confezioni vendute in Germania sono da diciannove pezzi). I tedeschi hanno anche calcolato che il conto del tabaccaio sarebbe stato di 10.000 euro. E che, se procederà al ritmo di un pacchetto al giorno, ora che ha fatto provvista Schmidt non rischia di rimanere senza le Reyno almeno fino al suo centesimo compleanno (Lepri, Cds).

App Oggi è il quinto compleanno dell’App Store, il negozio virtuale delle nostre necessità digitali. È nato il 10 luglio 2008: due anni dopo, «app» era la parola dell’anno negli Stati Uniti. Oggi le app disponibili sono 900.000 (Severgnini, Cds).

Spie Forse per via dell’effetto Snowden, 200 neo laureati ogni giorno mandano il loro curriculum al sito del governo italiano sognando di diventare «007 made in Italy»: « Già più di duemila giovani hanno risposto nell’ultima settimana mettendo in rete sogni ed esperienze di studio, aspirazioni patriottiche assieme alla più prosaica caccia a un lavoro. Sperano di essere tra i prescelti che faranno gli analisti economico- finanziari, in materia energetica e della rete. Perché le cose cambiano e, per la prima volta in maniera massiccia, i servizi segreti cercano reclute pubblicamente sul neonato sito www.sicurezzanazionale.gov.it. Ma chi sono gli aspiranti 007, senza licenza di uccidere ma con l’impegno di studiare, analizzare, capire le impossibili nuove minacce tra rete ed economia per individuare i canali attraverso i quali si finanziano gruppi terroristici, o mettere in collegamento attacchi a sistemi bancari o valutare gli effetti politici delle crisi idriche? Tra i primi duemila 1740 sono maschi e 165 femmine e si sono candidati 978 come esperti cyber, 404 come analisti economici e 523 per i problemi energetici. Laureati, spesso col master e quasi tutti in cerca del primo impiego, scrivono più spesso dal centro nord, ma le grandi città sono presenti come i piccoli paesi lungo tutta la penisola, da Bolzano a Catania» (Pasolini, Rep).

Delitto Tiziana Rizzi, 37 anni. Di Landriano (Pavia), un figlio di 2 anni e mezzo, sposata con Marco Mezzabarba, 39 anni. I due, a detta dei vicini, non facevano che litigare e le loro urla si udivano di continuo. Lunedì sera, i nervi come al solito a fior di pelle, entrambi andarono a letto dopo aver messo il bimbo a dormire nella sua stanzetta. Verso le quattro, il Mezzabarba si mosse nel sonno e tirò il lenzuolo dalla sua parte, la Rizzi si svegliò di colpo, lo insultò, e gli mollò uno schiaffo. Allora lui travolto dalla rabbia andò in cucina, afferrò un grosso coltello seghettato e colpì la moglie, che nel frattempo s’era alzata ed era in un piccolo corridoio, prima al ventre e poi due volte alla gola. Quindi, sporco di sangue, prese il figlio in braccio e andò a confessare tutto ai genitori (notte di lunedì 8 luglio in un appartamento al primo piano di via della Resistenza a Landriano, paesino di 6 mila abitanti a metà strada tra Milano e Pavia). (Del Frate, Cds)

(a cura di Roberta Mercuri)