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 2013  aprile 26 Venerdì calendario

Morta Anna Proclemer, una vita sul palcoscenico

• È morta nel sonno a Roma all’età di 89 anni l’attrice Anna Proclemer. «È stata animale da palcoscenico, come si dice, fin quando 19enne debuttò in Minnie la candida di Bontempelli (Università di Roma, 1942), uscita dalla scuola di Bragaglia, fino allo sfrontato Diario privato di Léautaud, 2005, diretta da Ronconi. In mezzo, la storia del teatro privato, complice l’impresario Ardenzi, 40 anni di tournée in tutta Italia e ovunque aveva la coda al camerino. Poche vacanze negli Stabili: nel ’48 Il gabbiano di Cecov al Piccolo col giovane Strehler che poi rincontrò per Le balcon di Genet: ma non era tipo da plasmare, era capace di far tutto da sola (si diresse infatti in un Pirandello). Pur non attrice di cinema (ma si possono ricordare due eccellenze, Viaggio in Italia di Rossellini e Nina di Minnelli), l’ultima prova fu il cameo in Magnifica presenza di Ozpetek per cui gli smemorati gridarono al miracolo, riscoprendola. In finale di partita, la figlia Antonia Brancati, nata dal matrimonio nel ’46 con lo scrittore siciliano del Bell’Antonio e Paolo il caldo, le ha promesso che, presente o assente, giovedì 30 maggio si festeggeranno i 90 anni: magnifica presenza, appunto». [Porro, Cds]

• «Un discorso a parte merita la battaglia dell’attrice per vincere l’ottusa censura dell’epoca e allestire nel ’65 la Governante di Brancati, sull’omosessualità femminile. Al suo fianco i grandi, da Ricci alla Magni, da Cervi alla Pagnani, da Gassman a Tedeschi, la Nuti e la Brignone, ma soprattutto il suo Giorgio Albertazzi con cui fu divina Nastasja Filippovna tv nell’Idiota. Ai tempi delle “ditte”, la Proclemer-Albertazzi era attesa, adorata dai fan in tripudio: la relazione col partner, dopo la morte di Brancati, contribuiva al pathos teatrale per cui periodicamente, come per invisibili ricorrenze, i due compagni tornavano insieme (Antonio e Cleopatra, Caro bugiardo, Diario privato) dopo aver fatto altre scelte affettive e artistiche. E a chi nel ’60 la vide nella prima Anna dei miracoli di Gibson con una Ottavia Piccolo di 10 anni sorda muta e cieca, vengono ancora i brividi». [Porro, Cds]