Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• A detta di tutti i due capigruppo grillini Crimi e Lombardi sono usciti dall’incontro in streaming con Letta come due scolaretti colti impreparati dal professore. Una figuraccia merito soprattutto delle capacità del premier incaricato. Scrive Arachi (Cds): «E se il capogruppo al Senato Crimi ci ha provato a provocare Letta con una battuta sulla partecipazione dei cittadini alla vita del partito, il premier incaricato ha rilanciato, deciso: “Ma come? Parlate a me di partecipazione? Guardate che il vostro candidato alla presidenza della Repubblica Rodotà era stato votato da 4.677 persone, mentre il nostro candidato sindaco di Roma è stato scelto da 50 mila iscritti”. E non lascia ai suoi ospiti neanche il tempo di replicare».

• «Il premier incaricato sapeva che non avrebbe mai convinto i cinque stelle a votargli la fiducia, e i cinque stelle sapevano non si sarebbero fatti convincere da niente. Contava soltanto l’esito dell’imboscata. E allora Letta ha estratto la lista luccicante: via i rimborsi elettorali (e la Lombardi gli ha allungato la proposta di riforma con un piccolo irrimediabile ritardo), riduzione dei parlamentari, abolizione delle province, fine del bicameralismo perfetto, modifica della legge elettorale. Il cedimento dei ragazzi di Grillo, privati delle rivendicazioni preferite, è stato progressivo». [Feltri, Sta]