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 2013  aprile 20 Sabato calendario

• Oggi è il compleanno di Massimo D’Alema, compie 64 anni.   • Per la quinta votazione, che inizia alle 10, Pd, Pdl e Scelta Civica voteranno scheda bianca

• Oggi è il compleanno di Massimo D’Alema, compie 64 anni.  

• Per la quinta votazione, che inizia alle 10, Pd, Pdl e Scelta Civica voteranno scheda bianca. Rimane in campo Stefano Rodotà, candidato del Movimento 5 stelle, che ora sarà votato anche da Sel.  

• Rispunta il nome di Giuliano Amato, in ribasso le quotazioni di D’Alema, Maurizio Lupi ritira fuori l’ipotesi Marini: «Lo ripresentino e noi lo rivotiamo».  

• «Il prossimo che mi definisce dalemiano lo querelo» (l’ex tesoriere Ds Ugo Sposetti).  

• Alle dieci iniziano le votazioni e il Pdl non è presente in Aula. Clima cupo a Montecitorio.  

• A metà mattinata Bersani entra al Quirinale per un colloquio con Giorgio Napolitano. Nelle ultime ore si è parlato dell’ipotesi che il Pd chieda una rielezione dell’attuale capo dello Stato. Inizia una processione al Colle: arriveranno poi Berlusconi (insieme a Gianni Letta), Maroni, Monti e una delegazione di 17 governatori regionali. Tutti con la stessa richiesta: «Presidente, accetti una nuova candidatura».  

• Casini gira per Montecitorio sicuro: «Oggi eleggiamo il nuovo presidente della Repubblica».  

• Vendola, a votazioni in corso: «Se il Pd non convergerà su Rodotà andrà incontro a un suicidio perfetto».  

• I grillini in Aula pronti coi cartelli: “Rodotà presidente di tutti”. [Feltri, Stampa.it 20/4]  

• Poco dopo le 13 arrivano i risultati definitivi della quinta votazione. Votanti: 740. Quorum a 504 voti. Schede bianche: 445. Stefano Rodotà: 210. Giorgio Napolitano: 20. Altri: 48.  

• Un voto anche per Gustav Thoeni.  

•  Nota ufficiale del Quirinale: «Da tutti gli interlocutori (Pd, Pdl, Lega nord e Scelta Civica) è stata espressa la convinzione che sia altamente necessario e urgente che il Parlamento in seduta comune possa dar luogo a una manifestazione di unità e coesione nazionale attraverso la rielezione del Presidente Napolitano. Gli si è rivolto perciò un caldo appello a riconsiderare in questo quadro le ragioni da lui più volte indicate di indisponibilità a una ricandidatura. Il Presidente Napolitano si è riservato di rendere nota – nell’imminenza della ripresa pomeridiana della seduta comune – la sua decisione».  

• Dal 1948 a oggi, nessun presidente della Repubblica era mai rimasto in carica per più di un mandato.  

• «Napolitano? Calma, prima bisogna consultare la Moretti, vediamo che dice...» (Rosy Bindi). [Cazzullo, Corriere.it 20/4]  

• Alle 14.20 Napolitano rende nota la propria decisione di accettare la ricandidatura a presidente della Repubblica: «Sono disponibile, non posso sottrarmi alla responsabilità, ora però serve un’assunzione collettiva di responsabilità», si legge in una nota.  

• Napolitano, che aveva escluso infinite volte una sua ricandidatura al Colle, «per motivi di anagrafe, per la fatica del ruolo e per coerenza con una regola non scritta». [Breda, Cds 21/4]  

• L’assemblea dei grandi elettori del Pd vota a favore del nuovo mandato per Napolitano. Unico contrario Corradino Mineo. Quattro gli astenuti.  

• «Incomprensibile che il Pd non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino» (tweet di Fabrizio Barca che scatena nuove polemiche nel Pd).  

• Napolitano aveva già fatto traslocare carte e libri all’ufficio al quarto piano di Palazzo Giustiniani, dove lo aspettava l’ufficio di senatore a vita. [Breda, Cds 21/4]  

• Napolitano può contare su un bacino potenziale di 795 voti su 1.007. Stando alle dichiarazioni di voto per la riconferma dell’attuale capo dello Stato dovrebbero votare tutti i grandi elettori tranne i 163 del Movimento 5 stelle, i 45 di Sel, i due senatori a vita Giulio Andreotti e Carlo Azeglio Ciampi (che non partecipano alle votazioni per ragioni di salute) e i due presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso (che per prassi non votano).  

• Alle quattro e mezza Beppe Grillo fa sapere dal suo blog che sta andando a Roma in camper – era in Friuli per la campagna delle regionali – e che alle sette sarà davanti a Montecitorio: «È necessaria una mobilitazione popolare. È in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto».  

• «Sì, Grillo marcia su Roma al grido di “eja eja Rodotà”» (Maurizio Gasparri). [Fuccaro, Cds 21/4]  

• Rodotà, da Bari, prende le distanza da Grillo: «Sono sempre stato contrario a ogni forma di marcia su Roma».  

• «Rocco Casalino con gran garbo spiegava: “Grillo ha ottenuto il pass e quindi vuole venire qui davanti a parlare”. Correva a sventare il colpo di Stato con l’accredito?». [Feltri, Sta]  

• Alle 17 Prodi atterra a Bologna di ritorno dal Mali. Sotto casa una piccola folla ad attenderlo. «Guardate che non sono mica il presidente della Repubblica…». [Alberti, Cds 21/4]  

• Berlusconi scherza coi suoi: «Ma se scrivo sulla scheda “Napolitano comunista” è valida o me l’annullano?». [Lopapa, Rep. 21/4]  

• Alle 18.15, quando lo spoglio delle schede dà la certezza matematica che Napolitano ha raggiunto la maggioranza assoluta dei 504 voti, scatta un lungo applauso, oltre tre minuti. Berlusconi, anche lui in piedi con gli altri tra i banchi, sorride soddisfatto. Bersani scoppia a piangere. I cinquestelle sono gli unici seduti , tutti a braccia conserte.  

• I risultati definitivi della sesta votazione: votanti 997. Napolitano 738, Rodotà 217, De Caprio 8, D’Alema 4, Prodi 2, voti dispersi 6, schede bianche 10, schede nulle 12.  

• Sette anni fa Napolitano fu eletto al quarto scrutinio con 543 voti.  

• Napolitano è di gran lunga il presidente più anziano all’inizio del suo mandato: ha 87 anni. Al secondo posto il socialista Sandro Pertini, che venne eletto a 81 anni nel luglio 1978.  

• A votare Sergio De Caprio, meglio noto come il Capitano Ultimo, sono stati i Fratelli d’Italia di La Russa e Meloni. [Montesano, Libero 21/4]  

• I montiani hanno marcato i propri voti “Napolitano G.”.  

• Durante la lettura del verbale in Aula quelli del Pdl cantano l’Inno di Mameli.  

• Grillo ci ripensa, fa sapere che arriverà a Roma durante la notte e non potrà essere in piazza. Tutto rimandato a domenica. I Grillini in piazza Montecitorio si spostano in corteo verso il Quirinale. Ci sono anche bandiere di Rifondazione Comunista. Nel tragitto riconoscono Dario Franceschini che cena in un ristorante. Parto immediati gli insulti: vergogna, buffone, traditori. Lui esce per provare a calmarli: «Ma sono aumentate le insolenze. Un episodio sgradevole, ma ci sta che in democrazia un politico riceva offese», dirà poi. [Piccolillo, Cds 21/4]  

• Napolitano giurerà oggi alle 17 a Montecitorio a Camere riunite e nel discorso di insediamento spiegherà «i termini entro i quali ho ritenuto di poter accogliere in assoluta limpidezza l’appello rivoltomi ad assumere ancora l’incarico di presidente», spiega alla Boldrini e a Grasso saliti al Quirinale per consegnargli il verbale con i voti della sua elezione.  

• Alle 21.15 sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 93-bis l’annuncio ufficiale della rielezione del Presidente Giorgio Napolitano. L’atto è a firma di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati.