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 2013  marzo 19 Martedì calendario

Panico a Cipro: tassa ridotta sui piccoli depositi

• L’Europa fa  marcia indietro sulla tassa una tantum imposta alle banche di Cipro: i piccoli depositi nelle banche dell’isola «devono essere trattati diversamente dai grandi depositi» e si «riafferma l’importanza di garantire quelli sotto i 100 mila euro». Lo ha deciso ieri sera l’Eurogruppo, il vertice dei ministri finanziari dell’Eurozona, dopo una riunione d’emergenza (la seconda in quattro giorni). La prima versione del salvagente offerto a Nicosia contro la bancarotta prevedeva: prelievi forzosi del 6,7% sui depositi fino a 100 mila euro, e del 9,9% a partire da 100 mila. È probabile a questo punto che i primi si dimezzino o comunque riducano, e che i secondi aumentino fino al 12%. In ogni caso, dice ancora l’Eurogruppo, «le autorità cipriote introdurranno una maggiore progressività rispetto a quanto deciso il 16 marzo, fermo restando il tetto degli introiti stabilito». [Offeddu, Cds]

• Le banche cipriote resteranno chiuse anche oggi e domani. Offeddu sul Cds: «Una cosa mai accaduta prima. Ma non era mai accaduto prima neanche che un voto in Parlamento, su una questione vitale per il Paese, venisse fatto slittare per 24 ore. La spiegazione di tutto è una sola: si temeva e forse si teme ancora un assalto dei correntisti alle banche e una fuga dei capitali. Nelle ultime ore, la preoccupazione si è rapidamente estesa al resto dell’Eurozona, gli analisti di Moody’s hanno avvertito: il prelievo forzoso deciso dalla Ue può mettere a rischio il rating delle banche europee. Quello che molti temono è che il precedente di Nicosia possa essere ripetuto presto o tardi in altre nazioni dell’euro: nella visione dei più pessimisti, i depositi bancari, fino ad oggi garantiti in tutti i Paesi dell’Unione, potrebbero non esserlo più. O almeno, potrebbero non essere più garantiti quelli più sostanziosi, visti gli ultimissimi sviluppi».