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 2012  dicembre 03 Lunedì calendario

Le primarie del Pd • Commenti alle primarie del Pd • Berlusconi ringalluzzito dalla vittoria di Bersani • Alfio Marchini si candida a sindaco di Roma • Napolitano pensa alla grazia per Sallusti • 148 cause contro l’Ilva • Sette euro al giorno agli stagisti del ministero dell’Economia • I greci che vivono nell’aeroporto di Monaco • Le autostrade lombarde potrebbero fallire • L’infelicità delle banche americane • I banchieri cambiano mestiere • Come la camorra controlla i cantanti melodici


Primarie Il Fatto del Giorno è dedicato alle primarie del Partito democratico (etichetta verde qui in alto).

Facebook Lette su Facebook a proposito delle primarie del Pd. Renzi: «Ho fatto finalmente una cosa di sinistra: ho perso». Cappozzo, sulla sua bacheca: «È come a Sanremo. Il secondo vende più dischi».

Pdl Berlusconi, ringalluzzito dalla vittoria di Bersani che gli permette di immaginare un’altra campagna elettorale «contro i comunisti», vuole intanto affondare la riforma elettorale, se non al Senato almeno alla Camera. «Con le preferenze si fanno entrare le procure in campagna elettorale, i costi lievitano e ci sarebbe meno trasparenza».

Marchini Alfio Marchini, imprenditore, fisico e faccia più belli di quelli di Ridge, ha annunciato a Lucia Annunziata (In ½ ora) che si candiderà sindaco di Roma. «Lanceremo una lista civica che però è il primo passo per la costruzione di un movimento civico metropolitano […] Io due mestieri insieme non li so fare, quindi siccome noi abbiamo un’attività industriale ho deciso di cederla. A Roma servono ristrutturazione, manutenzione straordinaria e ordinaria, non nuove case» (cioè non farà favori a Caltagirone). Alle primarie del Pd non ha votato, ma riconosce a Bersani il coraggio di essersi messo in gioco.

Sallusti Napolitano ha convocato il ministro Paola Severino ieri, domenica, segno evidente, secondo tutti i giornali, che sta pensando di concedere la grazia d’ufficio a Sallusti.

Ilva «148, tra cittadini ed enti, che hanno promosso causa civile all’Ilva spa per i danni subiti dall’inquinamento e il deprezzamento subito da abitazioni e proprietà (per un risarcimento stimato in nove milioni di euro circa). Un numero per altro destinato a gonfiarsi. Una stima dell’associazione ambientalista Peacelink quantifica infatti il danno complessivo alla città e al suo ecosistema in 6 miliardi di euro, che si andrebbero a sommare ai 700 milioni già chiesti dal Comune». Nella prima di queste udienze i Riva si sono difesi citando in giudizio la Provincia, che ha risposto controcitando l’Ilva per lite temeraria (Bonini-Foschini, Rep).

Sette euro La Conferenza dei rettori offre uno stage presso il ministero dell’Economia a 34 laureati in Economia e prevede un rimborso spese, purché documentate, di 7 euro al giorno. Si può presentare domanda fino a venerdì. Lo stage comincia a fine gennaio. La Cgil Sicilia annuncia una campagna di mail bombing per protestare contro un rimborso tanto irrisorio. «In realtà, lo stage low cost non è una rarità. Anzi, una volta su due il tirocinio è completamente gratuito, in un buon 30% dei casi il rimborso spese non va oltre i 500 euro al mese, mentre sono pochissimi i fortunati, il 5,3%, che superano la fantastica soglia dei 750 euro al mese. Con sette euro per giorno lavorativo (150 euro al mese), lo stage al ministero dell’Economia è nelle parte bassa della classifica ma non in fondo» (Lorenzo Salvia CdS).

Greci Athanasios e Albena abitano da sei mesi dentro l’aeroporto di Monaco, raccogliendo lattine dai cestini dell’immondizia e consegnandole poi al centro anti-riciclo in cambio di pochi centesimi (cinquecento lattine valgono 95 euro). Lui è un ex deejay radiofonico ed ex proprietario di una discoteca a Salonicco, ex cuoco ed ex lavapiatti in Germania. Non ha intenzione di tornare in Grecia in nessun caso «perché lì non c’è speranza». L’emigrazione greca in Germania è cresciuta nei primi sei mesi di quest’anno del 78%: 15.838 nuovi arrivi (Frattini CdS).

Autostrade lombarde Comune e Provincia di Milano hanno tentato di vendere ai privati l’80% dell’autostrada Serravalle, ma l’asta è andata deserta e i 500 milioni necessari per continuare i lavori di Pedemontana, Tem e Brebemi dovranno metterli a questo punto proprio il Comune e la Provincia, le cui casse sono vuote. Esista la possibilità che tutto il sistema fallisca. La Provincia non è neanche riuscita a vendere il 14% di Linate e Malpensa (avrebbe incassato 80 milioni) e potrebbe essere commissariata (Luca Pagni, Rep). Penati, sempre su Rep, nota che nessun può avere interesse a comprare quel 14%: è una quota di minoranza, con cui Milano voleva solo far cassa senza cedere il controllo: «Gli stranieri disertano un paese dalle regole opache, dominato da influenze e relazioni, che demonizza la finanza, e penalizza il profitto. Ed è un danno enorme per l’Italia, che così avrà sempre più difficoltà a finanziare le infrastrutture e ad accumulare capitale. Con il benestare di un’opinione pubblica assordata dalla retorica della difesa dell’interesse nazionale».

Banche Negli ultimi anni le banche americane hanno tagliato 300 mila posti di lavoro. I relativi bonus destinati ai manager sono stati ridotti del 30-40% rispetto all’anno scorso (e l’anno scorso erano già stati decurtati rispetto all’anno precedente) e vengono comunque pagati in azioni delle stesse banche che non possono essere vendute per anni (Guerrera, Stampa).

Banchieri «È una asserzione forse sgradevole ma vera: senza la finanza e i banchieri, l’economia non si può muovere, ma senza il denaro i banchieri non si muovono. Privati dell’incentivo monetario, gran parte di banchieri ed operatori utilizzerebbero la loro intelligenza e talento in maniera diversa. Ho perso ormai il conto dei mancati fisici, scienziati, maestri di scuola, scrittori e matematici che sono finiti in giacca e cravatta per via delle profumatissime ricompense offerte dalla finanza» (ibidem).

Cantanti melodici «A volte mi chiedo se siano peggio i camorristi o quelli che li agevolano in tutto e per tutto. Mi spiego: io con i miei cantanti devo andare a lavorare nelle altre province della Campania, perché a Napoli e dintorni non mi posso proprio avvicinare. Sono tagliata fuori anche se faccio il prezzo più basso. Purtroppo funziona così: io chiedo, che so, mille? E loro prendono uno che chiede 1500 o duemila. E non sono i camorristi a fermarmi, ma i sindaci o gli assessori dei paesi dove si organizza una festa di piazza. Oppure anche i parroci, e pure spesso» (Fabiana Deger, manager di cantanti melodici, a Fulvio Bufi del CdS).