12 settembre 1919
Le reazioni del governo all’impresa di Fiume
• La notizia dell’occupazione di Fume arriva a Roma verso le 18. Il presidente del consiglio, Francesco Saverio Nitti, è alla Camera. Si discute sulla “rotta di Caporetto”, sta parlando l’on. Antonio Di Giorgio. Il Ministro della Guerra, generale Alberico Albricci, si avvicina a Nitti e gli passa un telegramma. I due conversano «nervosamente» per alcuni minuti, poi è chiamato anche il ministro della Marina, Giovanni Sechi. «Dal colloquio (…) risultano evidenti segni di disappunto del presidente del Consiglio, il quale ha buttato può volte sul banco le carte che teneva in mano». [Sta. 13/9/1919]
• L’on. Marangoni presenta subito al governo un’interrogazione, Nitti non conferma alcuna notizia ma spera di essere in tempo per fermare la spedizione di d’Annunzio prima che entri in città. [Sta. 13/9/1919]
• Alle 21 a Palazzo Braschi inizia la riunione tra il presidente Nitti e i ministri della Guerra e della Marina. Si attendono decisioni importanti nel corso della notte. Per domani mattina è convocato il Consiglio dei ministri. [Sta. 13/9/1919]