Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• L’uragano Isaac si è abbattuto sulla Louisiana. Una vittima accertata, 600 mila le persone rimaste senza luce. Mastrolilli della Stampa ha seguito i mezzi della polizia e della Guardia Nazionale alle porte di New Orleans: «Attraversavano il ponte per portare aiuto: sacchi di sabbia, braccia meccaniche, camion militari per andare a prendere le persone rimaste bloccate nelle case circondate dall’acqua. Al bivio di Algiers capisci perché una tempesta così fa paura: la strada è diventata un lago, con le onde increspate dal vento. Gli alberi si piegano, i semafori sono caduti. I rami volano e distruggono quello che colpiscono. I pali della luce si spezzano, facendo finire i cavi dentro l’acqua.Tutto intorno, le case sono diventate giocattoli sulla sabbia. Quelle più fortunate hanno l’acqua al livello della porta d’ingresso: rovinate,ma forse recuperabili. Delle altre si vede solo il tetto, e per raggiungerle puoi usare soltanto la barca. Fino a due giorni fa, qui passava la strada che congiungeva Plaquemines al ponte della Route 90: adesso è tutto mare».

• «L’uragano ha assediato New Orleans ieri, nel giorno del settimo anniversario di Katrina, prima di essere degradato a tempesta tropicale. Raffiche di vento a 110-120 km orari, piogge torrenziali, la marea di acqua salata che inonda la terraferma. I 500 km di nuovi argini e dighe (costo 14 miliardi di dollari) reggono, e allora Isaac si vendica su chi sta fuori anche se a ridosso della fortezza, su quanti hanno deciso di non lasciare le case nei pochi distretti a rischio nonostante l’ordine di evacuazione. L’ultimo rifugio: la comunità di Braithwaite ha rivissuto l’incubo che sette anni fa annegò la città del jazz uccidendo 1.800 persone. L’acqua ha superato un vecchio argine a sud sommergendo decine di villette a un piano, fino a lambire i tetti dove si erano rifugiati gli abitanti: almeno 75 persone (diversi anziani) sono state salvate dalle lance dei soccorsi». [Farina, Cds]