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 2012  agosto 30 Giovedì calendario

Legge elettorale, intesa più lontana

• Ieri doveva maturare l’intesa sulla legge elettorale nel Comitato ristretto a Palazzo Madama, invece tutto slitta di sette giorni, alla prossima riunione. Spiega Magri sulla Stampa: «I due maggiori partiti si sono impuntati su dettagli che al cittadino comune risultano incomprensibili, ma per i nostri eroi sono vitali. Ridotto all’osso: il Pd vuole un premio robusto (il 15 per cento dei seggi) alla coalizione vittoriosa, e pone come condizione che larga parte di deputati e senatori venga scelta col sistema dei collegi. Il Pdl invece gradirebbe un premio più modesto (il 10 per cento) al partito che arriva primo. Sembravano in procinto di mettersi d’accordo facendo un po’ e un po’, il 15 per cento come piace ai bersaniani, e il premio al partito anziché alla coalizione, come chiesto dai berluscones. Tra i quali tuttavia negli ultimi giorni ha ripreso forza l’idea delle preferenze al posto dei collegi. Nel Pd s’inalberano, “di preferenze nemmeno a parlarne, mica possiamo cedere su tutto”. Quindi adesso è stallo. Circola il sospetto che, da una parte e dall’altra, ci sia chi lavora sotto traccia per tenere la legge attuale, il famigerato Porcellum».

• Secondo Trocino del Cds, sulla legge elettorale «il timing, se tutto va nel migliore dei modi, potrebbe essere questo: via libera del Senato entro fine settembre, approvazione della Camera entro fine ottobre, due mesi per ridisegnare i collegi, e legge pronta entro fine dell’anno, per votare poi tra febbraio e marzo. L’aggiornamento tecnico è per mercoledì 5 settembre. Entro quella data, il presidente della Commissione Carlo Vizzini (che non vuole che il premio di governabilità finisca al partito che sta all’opposizione) informerà Renato Schifani sullo stato dell’arte. Il presidente del Senato si dice “fiducioso” sulla volontà dei partiti di giungere a “un’ampia intesa” in breve tempo. Meno fiducioso è Bianco: “Se entro una settimana o dieci giorni non arriviamo a bozza condivisa, rimetto il mandato di relatore, non ci sto a farmi prendere in giro”».