Rassegna, 29 agosto 2012
Mps, maxirosso da 1,6 miliardi
• Mps ha ripulito ulteriormente il bilancio e, con svalutazioni per 1,574 miliardi, chiude il primo semestre con una perdita netta di 1,617 miliardi. Scrive Chiesa sul Cds: «Le grandi pulizie dovrebbero, dunque, essere finite, anche se sono costate più del previsto: gli analisti si attendevano un rosso di poco sopra il miliardo. “I risultati confermano la necessità di non differire, e se possibile, accelerare in alcune sue parti il piano”, ha detto Viola introducendo la conference call con gli analisti. I quali hanno concentrato le domande sugli oneri operativi, segno che l’attenzione è sulla riduzione dei costi, attorno alla quale ruota il piano industriale al 2015. In base alla semestrale, gli oneri operativi sono, infatti, saliti su anno dello 0,7% a 1,669 miliardi. Viola ha spiegato che i costi sono cresciuti anche a causa di voci non ricorrenti (per 37 milioni) e – come Alessandro Profumo appena nominato presidente – ha rinunciato al compenso per la carica (440 mila euro). Tornando ai conti, la raccolta diretta scende a 132,4 miliardi (-1,7% dal 31 marzo), gli impieghi sono invariati rispetto a 144,5 miliardi. Viola ha sottolineato tre aspetti positivi: la crescita dei clienti (46.000 nuovi), la riduzione del leverage (anche grazie al calo del portafoglio finanziario, sceso di 1,7 miliardi a 36,3 miliardi) e il miglioramento del capitale, con il Core Tier 1 che si attesta a 10,8% (inclusi 1,9 miliardi di Tremonti Bond)».